martedì 11 febbraio 2014

LA TEMPESTA SU NAPOLITANO ARRIVA DA LONTANO

Sulle ultime notizie apparse sulla stampa su Napolitano, vi suggerisco una visita a questo link: 

 http://www.aldogiannuli.it/2014/02/regalo-a-napolitano/

Vi riporto qui di seguito il mio intervento, in attesa di tornare sulla questione successivamente...

Caro Aldo,
malgrado la tua ipotesi abbia degli aspetti di verosimiglianza, non mi sento di concordare con te in proposito.
Non si può ignorare che nei confronti di Draghi questo passaggio sarebbe una forma di punizione, e non si vede, visto che da statuto della BCE nessuno lo può costringere a dimettersi, perchè Draghi dovrebbe oggi accettare la punizione tedesca, quando appena un anno fa rifiutò (ed allora non si sarebbe trattato di una punizione).
La cosa che tuttavia non mi quadra di più è quella sollevata da altri commentatori prima di me, e cioè come mai USA, UK e Germania dovrebbero essere d'accordo a fare fuori Draghi. In particolare, non v'è dubbio che nel mondo anglosassone oggi Draghi sia la personalità più stimata e di cui ci si fida di più. Come spiegare un voltafaccia verso di lui che va ad assecondare il piano della Merkel? Quale sarebbe mai l'interesse della finanza anglosassone a fare fuori Draghi e sistemare alla BCE uno della scuola tedesca?
Mi pare che questa sia un'obiezione forte che non possiamo ignorare.

La mia personalissima opinione è invece che il piano sia proprio quello di fare fuori Napolitano, non tanto quindi per fare posto a qualcun altro. Anche questo sicuramente fa parte del piano, ma io rimango dell'opinione che qui non si tratti solo di nomi, di ambizioni personali in competizione, credo che per qualche motivo che oggi non è chiaro, per motivazioni che oggi vengono tenute nascoste, Napolitano non è più utile, anzi si rivela come un ingombro.
Che chi organizza la cosa (e sarà sicuramente un gruppo, non certo un unico individuo) si avvalga del contributo di prodi, è del tutto comprensibile dati i recenti trascorsi, che De Benedetti sia della partita, è già più strano (non credo che Scalfari sia della partita, e quindi per Repubblica è comunque un problemino non da poco), ma sembrerebbe, come pensi del resto anche tu, che la cosa sia partita da ambienti più influenti della nostra italietta.
A livello di ipotesi, considerando i problemi di finanza globale a seguito del rallentamento del QE da parte della FED, può darsi che il mondo finanziario che è essenzialmente USA, sia divenuto molto più nervoso e che voglia intensificare l'attacco alla Merkel, verso cui in effetti Napolitano sembra rivelarsi troppo prono, una specie insomma di guerra USA-Germania combattuta attraverso l'Italia ed il suo presidente.

2 commenti:

  1. http://noi-nuovaofficinaitaliana.blogspot.it/2012/11/usa-germania-la-partita-infinita.html

    Messa così, Vincenzo, cioè come la metti tu nel commento a Giannulli, la partita monetarista che si sta giocando (e che si giocherà dal fischio d'inizio delle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento europeo) quale senso adesso appare avere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il punto che mi pare centrale è stabilire se questa cosa viene da lontano come crediamo in molti, o se ci sbagliamo e si tratta di una cosa ben più modesta, magari preparata nella cucina nostrana.
      Questa seconda ipotesi potrebbe legarsi al destino del PD, che costituisce poi l'unico vero partito influente in Italia e quindi non è cosa da poco. Ho pensato a questo quando stamane leggevo da qualche parte un commento che ricordava come De benedetti sia iscritto al PD, anzi mi pare abbia la tessera numero uno. Ciò che sembra accomunare Prodi e De Benedetti è il loro interesse per il PD e per il suo ruolo, e quindi la ragione di tutto questo potrebbe riguardare la sorte del PD e i danni sistematici che Napolitano ha in questi anni causato a questo partito, imponendogli tutti i passaggi che egli riteneva necessari senza badare alle conseguenze devastanti che avrebbe causato al PD: l'ha insomma usato come se si trattasse di un arnese di cui disporre liberamente, come qualcosa di sua stretta appartenenza personale.
      Qualcuno a questo punto potrebbe cominciare a ribellarsi perchè non vuole distruggere ciò che ritiene di avere contribuito a costruire e che quindi considera anche di sua proprietà.

      A parte questa seconda ipotesi a cui non avevo pensato quando ho scritto il post, rimane comunque in pole position la prima, che tuttavia implica che si tratti di qualcosa di estremamente rilevante. A questo proposito, ricordo che Napolitano è dagli anni ottanta considerato negli USA un interlocutore di altissimo livello.
      Una mossa di questo peso fa pensare alla volontà dell'establishment finanziario USA di lanciare la battaglia finale contro la germania. Con quali armi e con quali modalità, non è dato oggi conoscere, ma il coinvolgimento di due personaggi europei di primissimo livello come Prodi e De Benedetti fa pensare che si voglia sfruttare fino in fondo una azione all'intenro stesso delle strutture dell'unione europea.

      Elimina