mercoledì 7 novembre 2012

LA FANNO, LA RIFORMA ELETTORALE ANTI PD LA FANNO DAVVERO



La fanno, lo dico da mesi, la riforma elettorale la faranno, e il motivo c’è, anzi ce nìè più di uno.
Il punto è che se rimanesse l’attuale porcellum, Monti o chi per lui, non avrebbe possibilità alcuna di diventare premier, PD e SEL risulteranno agevolmente la coalizione più votata, e Bersani o chi per lui non rinuncerebbero certo a fare il premier, non lo si potrebbe più evitare...

Ora, c’è un po’ di gente a cui la soluzione alla Monti piacerebbe. Innanzitutto c’è Napolitano che ha deciso purtroppo di stare al centro della tenzone politica, e di questo parleremo con più libertà allo scadere del suo mandato.
Naturalmente questa soluzione piace anche Casini e a tutte le aggregazioni più vecchie e più nuove che gravitano in quell’area, anche per il motivo tuttaltro che trascurabile che il centro aumenterebbe d’importanza e chissà che si finisca col concretizzare l’ipotesi da tanti ventilata di un risorgere della DC.
Il punto è che non dispiace neanche al PDL che sa di non avere chance alcuna, neanche nell’ipotesi ancora tutta da esplorare di rinnovare l’alleanza con la Lega, di risultare vincente. L’unica possibilità richiederebbe un’alleanza col centro che ovviamente non ha alcuna ragione per assecondarla, un partito allo stato comatoso come il PDL attira solo avvoltoi che vogliono dividersene le spoglie. Così, se nessuno vince, si va ad una nuova grande coalizione e il PDL ha ancora qualche residua possibilità di continuare ad esistere come membro della maggioranza e forse del governo.
E’ già strano che la riforma non si sia già fatta alcuni mesi fa. Credo che ciò dipenda dalle divisioni interne al PDL, all’incertezza di Berlusconi sul suo grado di coinvolgimento, ma lo stato dei sondaggi è tale che qualunque idiota capirebbe che l’unico modo per non subire una sconfitta che sarebbe esiziale per la stessa sopravvivenza del PDL è quella della grande coalizione, che corrisponde a un non contarsi, a nascondere l’esito elettorale.
Del resto, anche coloro che più vogliono sfasciarlo, magari per andare da Casini con qualcosa in mano, sanno che anche Casini la riforma la vuole fare.
Gli unici che non la vogliono sono Bersani e Vendola, e non so Renzi fino a che punto sia sincero ad unirsi a loro, e non capisco perché qualcuno dovrebbe starli a sentire, prenderli in qualche considerazione: se credono di potere contare sullì’appoggio di Napolitano, mi sa tanto che non hanno ancora una volta capito niente.
Sul PD, dovrò tornare, in rete sto assistendo a strani fenomeni di cui non ho il tempo di parlare oggi.
Rimane da ribadire che le voci anche autorevoli che davano ormai la riforma fuori tempo massimo, sembrano non in grado di dare l’importanza dovuta agli interessi in gioco, che non possono che dare luogo all’approvazione di una riforma, sia chiaro, che riuscirà miracolosamente ad essere peggiore dlelo stesso porcellum.

2 commenti:

  1. In Italia al peggio non c'è mai fine, altro che il meglio deve ancora venire!

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  2. Sa andrà così, il Pd se lo meriterà tutto il nuovo iter elettorale! E senza pietà!

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