lunedì 16 novembre 2015

DI FRONTE AL FURORE TERRORISTA, NON TENTIAMO DI DIFENDERE L'INDIFENDIBILE

Nella melensa retorica che accompagna le riflessioni sui fatti di Parigi, c'è qualcosa che proprio non si può ascoltare, l'utilizzo strumentale dello slogan "libertè, egualitè, fraternitè".
 
Secondo codesti commentatori, la nostra sarebbe dunque la società dove vengono perseguiti questi valori?...
Diciamocela tutta la verità, gli ideali dell'illunismo non sono mai stati praticati, a partire dalla fratellanza, distrutta dall'individualismo insito nel liberalismo teoria politica scaturita proprio dall'illunismo, anzi in qualche misura precorritrice dell'illuminismo.
 
Parlare oggi di eguaglianza, sembra più che altro una sarcastica battuta che non fa neanche ridere. Nel momento in cui la metà della ricchezza mondiale è concentrata nelle mani di poche unità percentuali della popolazione mondiale, con una tendenza evidente alla crescita di questa concentrazione, non rimane che la rappresentazione parodistica del concetto di libertà, ormai declassata nella nostra società iperconformista a scelte che riguardano aspetti come il colore della T-shirt che vogliamo indossare.

Allo stesso modo, questa cosa di far finta di niente, di lottare perchè le azioni terroristiche non provochino nessun cambiamento nel nostro modo di vita, non solo si riduce a una pura petizione di principio, visto che sarebbe oltre che vano, idiota non adattarsi alle mutate condizioni oggettive in cui ci troviamo a vivere, ma parte dal presupposto del tutto errato che sia il terrorismo il principale fattore che attenta al nostro modo di vita, come se ignorassimo come l'ondata neoliberista lo abbia già in questi ultimi anni profondamente modificato, come se insomma ci trovassimo in una situazione sociale stazionaria improvvisamente colpita dai vili attentati, come se non fossero ben altri i colpi che la crisi economica in corso ha inferto a quello stile di vita che già possiamo solo guardare con nostalgia perchè è già da tempo finito.

Di fronte a tutto ciò, non solo non v'è nulla di così positivo da difendere, ma soprattutto è impossibile difenderlo perchè è già alle nostre spalle, e sarebbe saggio a questo punto senza paure ingiustificate, esprimere in positivo nuovi modelli di convivenza, di organizzazione socio-politica.

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