mercoledì 25 novembre 2015

COME L'ABBATTIMENTO DELL'AEREO RUSSO SPOSTA I RAPPORTI DI FORZA

Proprio a poche distanze dall'incontro tra Putin ed Obama, che avrebbe potuto sancire un avvicinamento almeno sul piano operativo con la Russia, Obama è stato tirato per la giacchetta dai suoi avversari interni, che, gravitando nell'area con grandi interessi economici in comune con i paesi del golfo, hanno concordato con Erdogan l'abbattimento dell'aereo russo...
Obama si è affrettato ad appoggiare acriticamente Erdogan, e non so che fine faranno quei primi segni di coordinamento militare in Siria tra Hollande e Putin.
Una mossa a suo modo abile, che sembra sbattere la porta in faccia probabilmente in modo definitivo, ad ogni prospettiva di fine dell'instabilità mediorientale, mettendo Putin in grave difficoltà, in sostanza costringendolo a combattere l'ISIS da solo assieme ai suoi alleati sciiti,mentre da oggi in poi, il fronte apparentemente guidato dagli USA potrà ancora più impunemente fare il doppio gioco di esecrare il terrorismo e di finanziarlo ed appoggiarlo.
Capisco la gravità di ciò che dico, ma Putin avrebbe dovuto colpire in qualche modo che non so neanche immaginare, la Turchia provocando un danno chiaro, e non l'ha fatto, dando un'impressione di debolezza.
Sarebbe stato un ulteriore passo verso il baratro nucleare, e quindi possiamo rallegrarci di questa prudenza russa, ma da oggi per la Russia la strada sarà ancora più maledettamente in salita, come contemporaneamente si è sancito il ruolo da marionetta senza reale potere di Obama.
Come è ormai chiaro da una serie concordante di informazioni di differente natura, ormai in occidente comanda il capitale senza neanche accettare la mediazione delle autorità politiche, e nel frattempo le cosiddette sinistre di tutta Europa sono prigioniere dei loro schemi fuori tempo e fuori luogo, che non permette loro di fare un'operazione pure semplicissima, stilare una classifica delle cose assolutamente da evitare, delle priorità, restando a petizioni di principio, in grado di commettere contemporaneamente due errori, allontanare sempre più ogni ipotesi di cambiamento rivoluzionario, e assumendo questo obiettivo rivoluzionario come mezzo per accettare qualsiasi modestissimo compromesso che determina il successo del capitale.

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