sabato 12 settembre 2015

QUALCHE OSSERVAZIONE SPERIMENTALE SU FACEBOOK

Anche se sospetto fortemente che si tratti di un argomento che non interessi molti, non posso egualmente evitare di parlare del modo di stare della gente su fb, e credo inevitabilmente di quel monopensiero che coinvolge la gran parte della gente e che riguarda tutta la nostra vita di relazione.
Porterò due esempi che trovo significativi.

L'uno è quello che non ne vuole sapere di pipponi, che vuole che la gente si schieri prontamente senza rompere le scatole, tentando di eleaborare un ragionamento di qualche tipo.
Il pippone, questa grande masturbazione mentale cui una arguta e profonda giovane donna si riferisce, sarebbe un tipo di espressione argomentato delle proprie opinioni. 
Questo tentativo di introdurre elementi anche parziali e relativi di logica nel discorso pubblico disturba e tanto, visto che i truci conversanti a costoro darebbero molto volentieri schiaffi sui denti, ma non uno, ripetuti. Immagino che il numero di schiaffi debba andare crescendo man mano che cresce la capacità argomentativa delle persone. 
Questi simpatici potenziali criminali, cioè che non sono criminali solo per codardia, non si accorgono evidentemente della differenza tra il piano della discussione e quello dell'azione. Se se ne fossero accorti, avrebbero concluso, almeno così mi ostino a sperare, che nella discussione non serve schierarsi, che anzi se si vuole praticare il dialogo, cioè lo scambio di opinioni, il tentativo di convincimento dell'altro e non l'esibizione narcisistica del proprio pensiero, bisogna il più possibile evitare gli schieramenti manichei. Poi certo, viene il momento di agire, ed allora schierarsi si deve e sulla base dei convincimenti anche non defintivi e fermi fin lì maturati. 

L'errore marchiano sta nel confondere ciò che l'azione imprescindilmente richiede e ciò che invece sarebbe auspicabile per le discussioni, che si svolgano in uin clima dialogante. 
 
Ciò che colpisce è l'arroganza con cui un proprio errore, un proprio limite di comprensione venga esibito come se si trattasse della tavola dei dieci comandamenti per un ebreo.
Tuttavia, ciò non sarebbe ancora così terribile, se non coesistesse con il seguito dei soliti idiotini che, incapaci perfino di esprimere un'opinione formulata in modo almeno comprensibile, subito danno il loro consenso, naturalmente mai motivato, ma anzi rinfocolano il clima, aumentando sempre più il numero degli schiaffi sui denti da dare a coloro che preferiscono il dialogo allo schieramento.

Il secondo esempio è meno truce, ma credo non meno grave. 
Il coinvolto, che ama molto esibire sia le proprie opinioni che il proprio aspetto fisico, quando si trova alle strette su talune obiezioni che vengono rivolte alle cose che dice, allora se ne esce con un atteggiamento sdegnoso. In sostanza, egli elimina la categoria del dissenso, e quindi accusa il contestatore di non avere compreso ciò che egli ha detto, e poichè egli conosce bene l'italiano e quindi è in grado di esprimersi efficacemente, ciò può solo significare che l'altro non è capace al contrario di comprendere l'italiano, e poichè egli è stanco, non ci può fare niente, il contestatore rimanga pure con le sue contestazioni, peggio per lui. Anche in questo caso, non mancano gli utili idioti che appaludono ancora prima di aver letto e compreso l'oggetto della discussione.

Anche in questo caso, pur con i distingui necessari perchè si tratta nel secondo caso di persona di ben altra capacità di espressione e di altro rigore logico, rimane il problema fondamentale di fb come luogo del falso scambio, dove si va per vincere un certo senso di solitudine, in cui domina l'aspettativa di un effetto gratificante, dove quindi ti aspetti gente adorante sia che si tratti di una semplice frase di saluto, sia che si tratti di proporre un genocidio, e dove alla fine ci si guarda allo specchio tentando di concludere che sì, si è belli (quando non sostenibile altrimenti, si è almeno belli dentro).

4 commenti:

  1. Sottoscrivo parola per parola! :)

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  2. Sappi che io di tanto in tanto ti leggo. Ho sempre in grande considerazione le tue opinioni. Ciao! :)

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  3. Se fosse FB, metterei "mi piace"

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