Ho trovato proprio deludente Fassina, il responsabile economico del PD, nell'ultima puntata di "Servizio Pubblico". Davvero, diventa sempre più difficile trovare qualcosa di buono nel PD, questo Fassina, descritto come un pericoloso estremista di sinistra da parte dell'ala destra del suo stesso partito, mi è in realtà apparso come un Bersani in piccolo, in piccolo da tutti i punti di vista.
Bersani ha una sua personale fascinazione nell'esposizione, questa sua cultura dell'Emilia profonda, di chi ha un substrato culturale a cui fare riferimento. Poi, naturalmente, le posizioni politiche di Bersani non le condivido per niente, ma devo ammettere che una sua abilità oratoria il Bersani senza dubbio la ha. Fassina al contrario, non solo finisce col dire le identiche cose del suo segretario, ma le dice anche male.
Il punto peggiore è stato quando Fassina, per difendere la pronta accettazione del fiscal compact con la rapidissima modifica dell'articolo 81 della nostra costituzione, ha fatto una distinzione tra economia e politica. Per lui, questo atto, inaccettabile da un punto di vista sttrettamente economico, in aperto contrasto con le scelte dello stesso PD, erano invece giustificate su un piano politico, dove per politico egli intende "convincere i tedeschi".
La cosa appare paradossale, e del resto mi pare che mai come oggi si faccia un uso così disinvolto e a volte davvero incomprensibile del termine "politica". La politica è decidere l'economia, si chiama appunto economia politica, ed invece la politica viene derubricata a una specie di tattica, di procedura semplicemente finalizzata a raggiungere un obiettivo economico che a quanto pare per costui non merita di essere considerato politico.
E' mancato da parte sua, come del resto da parte di tutti gli intervenuti, conduttore incluso, l'inquadramento dell'attuale crisi in europa nel contesto generale. Fassina si è spinto fino al punto di parlare di due distinte crisi, la prima quella del 2008 che prese avvio con il fallimento della Lehamn brothers, mentre ce ne sarebbe una seconda, evidentemente distinta dalla prima, che sarebbe quella attuale...