giovedì 9 luglio 2015

REFERENDUM GRECO E DEMOCRAZIA IN EUROPA

Sulla figura di Tsipras, si confrontano le opinioni più diverse, e la cosa va bene, non mi meraviglia, nè tanto meno mi scandalizza.
Epperò, ci sono le opinioni, e poi ci sono i fatti.
Voglio adesso porre una domanda...

Se Tsipras firma un accordo con la UE che sia peggiore di quello che ha rifiutato di firmare qualche settimana fa, ha fatto bene ad indire il referendum o ha fatto male?
 

E' possibile che quest'accordo neanche si raggiunga e la Grecia venga accompagnata alla porta, ma nell'ipotesi che esso si raggiunga, ne è valsa la pena per finire con l'accettare la logica della UE, delle compatibilità, nel cedere sull'età del pensionamento, sulle aliquote IVA e così vi dicendo?
Qualcuno potrrebbe sostenere che Tsipras ha sconvolto la UE perchè ha fatto rientrare la politica, perchè ha ricordato ai popoli europei l'importanza della democrazia.
 
Io dico che se però alla fine le misure che si assumono non dipendono minimamente dall'esito del referendum, allora questo referendum è stato l'ennesimo spettacolo inscenato sul palcoscenico mediatico ed avrà determinato per quei cittadini che pervicacemente hanno voluto votare no, una punizione esemplare in termini di condizioni di vita.
 
La democrazia così rischia di essere declassata a rito fine a sè stesso, non in grado di influenzare i risultati concreti.
 
Mi chiedo se ciò vi pare un esito che possa risollevare le sorti della democrazia in europa.

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