mercoledì 12 marzo 2014

IL PD ANTIRENZIANO E LA NECESSITA' DELLA SUA DISTRUZIONE TOTALE

Posso convenire sul fatto che Renzi sia quanto di peggio ci possa offrire la politica, sarà il berluschino pronto a succedere al silvio nazionale, ma il resto del PD è davvero una specie di bomba piazzata in un locale affollato pronta ad esplodere quando da un telcomando remoto si premerà il fatidico tasto...

Sto proprio ascoltando le parole di D'Attorre, che avevo la fortuna di non conoscere, perchè ora che ho sentito come si esprime, mi provoca dei brividi lungo la schiena. 
Aldilà del merito di ciò che egli dice, ciò che colpisce è la logica sottostante. Egli dice che il suo emendamento, quello ricordo che stabilisce che la legge elettorale in corso di approvazione va applicata solo alla camera, e quindi non al senato, non entra nel merito di questa esclusione, ma la giustifica dicendo che era l'unico modo per farla votare da parte dei parlamentari. In sostanza, costoro non avrebbero potuto accettare di darla vinta a Berlusconi, che avrebbe volentieri incassato l'approvazione di una legge da lui gradita, e poi avrebbe lasciato cadere il processo di revisione costituzionale ed in particolare l'abolizione del senato elettivo. 
Come dicevo in un recente post, la logica del ricatto è l'unica che sembra funzionare nel nostro parlamento, soltanto che ora mi è chiaro chi in prima persona sposa questa logica. 
Quindi, qui vengono in evidenza due differenti aspetti. 

L'uno che i parlamentari ubbidiscono a logiche perverse che finiscono con l'oscurare completamente il contenuto stesso dei provvedimenti votati, a favore del valore tattico tra schieramenti differenti. 

La seconda riguarda invece la questione di quanto tale logica funzioni o non funzioni. 

A me pare che questi politicanti del PD antirenziani siano come dei dinosauri della politica e che, oltre a non essere utili al popolo che dovrebbero rappresentare, non riescano a cogliere le novità nella situazione politica. 
Anche la sorprendente sollecitazione a Renzi a sostituire Letta a capo del governo nella famosa direzione del PD di qualche settimana fa, da parte di Cuperlo, la leggo alla luce delle cose avvenute ieri alla camera come una sfida ad uscire allo scoperto. Insomma, pè come se Cuperlo avesse detto a Renzi che, visto che andava impallinando continuamente Letta, che si mettesse lui al posto di letta a costituire il nuovo bersaglio di impallinamenti, naturlmente provenineti proprio da quell'area del PD. Soltanto che Cuperlo escludeva l'ipotesi che invece poi si è avverata, e cioè che Renzi accettasse la sfida. 
Ora, tornando alla norma che lascia il parlamento in una situazione ancora più grave di quella che voleva superare, e cioè con la prospettiva di avere un paese ingovernabile tra due camere con maggioranze del tutto differenti, tutto si basa sulla logica del ricatto, che, vista questa prospettiva di ingovernabilità, tutti procedano all'eliminazione del senato elettivo prima di andare a nuove elezioni. 

Ancora tuttavia non si capisce chi e cosa fa credere a costoro che non vi sia il berlusconi di turno a fottersene allegramente di queste prospettive e che cavalchi invece la prospettiva di elezioni perfino anticipate da svolgersi con questa situazione legislativa quasi paradossale. 

Il fatto è che il PD è intrinsecamente basato su questa logica di ricatto, e cioè ogni gruppo non tendeva a imporre la propria ipotesi politica, l'unica cosa che si possa considerare sensata, ma al contrario si poneva come prospettiva il rendere impossibile ai gruppi rivali di operare senza trovare un accordo preliminare con loro. La scuola del PD tradizionale è fatat così, e solo così sanno operare. 
Di Renzi come dicevo all'inizio, possiamo dire tutto il male possibile, ma non v'è dubbio che nella storia del PD egli costituisca un elemento di discontinuità, soprattutto proprio nella sua tendenza ad accettare le sfide, a non piegarsi a ricatti e ricattini da parte dei suoi compagni di partito. 

Renzi provocherà danni gravissimi all'Italia, ma speriamo che almeno faccia una cosa positiva, dia un contributo determinante ad eliminare questa feccia della politica, che se ne stiano a casa a fare ricatti in famiglia, lasciando perdere lo stato ed i suoi organi istituzionali.

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