lunedì 20 agosto 2012

DAL BLOG DEL PROFESSORE GIANNULI

Rinvio a questo link per uno scambio di battute tra un certo Giandavide e me, ospitato nello spazio dei commenti in cui mi sono trovato a dover difendere le mie teorie sulla crisi economica in corso da un attacco alquanto aggressivo, in cui ho subito le accuse più diverse. Penso che possa essere di interesse anche per voi.

5 commenti:

  1. Ho letto tutto con molto interesse e pur negando con decisione che tu possa essere un reazionario, devo però dire d'aver trovato Giandavide convincente nelle sue argomentazioni circa l'uscita dal capitalismo e sul riferimento a quella nota di catastrofismo che aleggia nei tuoi post e nei tuoi commenti. In precedenti commenti ai tuoi post ti avevo già esternato il sentimento d'angoscia che suscitano in me le tue teorie, che saranno pure sacrosante ma comunque catastrofiche ed anche se non usi questo termine esplicitamente, il succo è quello! Prima di accettare di perdere il frutto di sacrifici di anni e di generazioni, uno cerca di appigliarsi anche al più illusorio filo di speranza che da questa crisi se ne possa uscire acciaccati ma non annientati!

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    1. Bene Ornella, a quanto mi dici, se io avessi notizia di un possibile sisma o cose del genere, mi guarderò bene dal comunicartele, meglio non affrontare angosce, la vita intesa come il tentativo di nascondersi i pericoli: senza dubbio un modo di affrontare la vita che ha una sua logica. Ti confesso che non è il mio, e che in ogni caso, non mi sembri poi così coerente. Forse, potresti tentare di attuare questo tentativo di ignorare possibili problemi spegnendo la TV, non leggendo i giornali ed evitando accuratamente di consultare il web.
      Infine, anche tu come Giandavide mi utilizzi come se io fossi uno specchio, io non sono catastrofista, sei tu che consideri gli scenari che prevedo come se fossero catastrofici, e non capisco come tu possa attribuirli a me. La catastrofe non è qualcosa di oggettivo, e sicuramente non gli eventi storici (forse la guerra, ma anche lì qualcuno ci lucra di certo),

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  2. Hai perfettamente ragione quando dici che posso sembrare incoerente, il fatto è che nella mia voglia ossessiva di essere informata su tutto c'è anche la disperata necessità d'essere rassicurata che una via d'uscita non drammatica a questa situazione possa esserci. Io non voglio mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo, io la realtà la voglio guardare in faccia, ma perchè io abbia la forza di affrontare la dura realtà senza subirla passivamente ho bisogno di sapere che non tutto è perduto e che il futuro non sarà così catastrofico. Che poi siamo io e Giandavide, e non tu, a considerare catastrofici gli scenari che tu prevedi è un dato di fatto.

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  3. Penso che siano catastrofici per la maggior parte delle persone. Per alcuni sarà una manna. Tipo la guerra: disastro per alcuni, manna per pochi. Ho inteso male?

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    1. Aldo, manna per nessuno credo, e certo non per me, ma neanche catastrofe.
      Crisi significa cambiamento, ed ogni persona ragionevole dovrebbe preoccuparsi di vedere come stanno andando le cose, e dedurre quali siano i possibili scenari futuri. Tra questi, scegliere quale sarebbe quello preferibile e lavorare per questo.
      Trovo francamente sorprendente che alla categoria vero/falso, qualcuno sostituisca quella catastrofe/manna, ma forse sarà il caso di tornarci da questo specifico punto di vista.

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