sabato 3 dicembre 2011

L'EUROPA DECOTTA DELLA MERKEL

A me pare ovvio, il discorso della Merkel non può che rappresentare l'abbandono da parte della Germania dell'euro. Se i guai subiti dai paesi dell'eurozona, Germania inclusa, non sono sufficienti a fare almeno oggi imboccare con decisione una strada, non che favorisca perchè oggi non basta più, ma che garantisca la difesa ferma dell'euro, allora le presunte incertezze della Merkel sono nei fatti un'abile tattica premeditata per uccidere l'euro, e l'unica finalità comprensibile dei comportamenti tedeschi è che essi siano finalizzati esclusivamente a massimizzare i loro vantaggi di ordine valutario rispetto agli altri partners.
E' nota l'opinione che certamente non è senza fondamento, che la Germania ha basato la sua crescita, soprattutto in questi ultimi anni che sono stati di crisi globale, quasi esclusivamente sulle esportazioni proprio nella zoina euro, sfruttando la condivisione della moneta, accoppiata a una capacità di conseguire vantaggi concorrenziali in termini di produttività.
Altri però, anch'essi con motivi fondati fanno notare che una valuta tedesca rivalutata rispetto a una moneta italiana, potrebbe permettere ai tedeschi uno shopping a prezzi stracciati delle nostre aziende che attirano ancora tante attenzioni dall'estero.
Dando per scontato che le logiche seguite siano in Germania, ma probabilmente non solo lì, logiche nazionali, si potrebbe concludere che le simulazioni sviluppate nei ministeri del governo Merkel abbiano alla fine concluso che questa seconda soluzione sia quella da sposare. Potrebbe trattarsi di pretattica, un bluff per costringere l'Italia e gli altri paesi PIGS ad adottare politiche rigorose e quindi inevitabilmente recessive che diano un ulteriore vantaggio competitivo alla Germania. Di certo, c'è che questa dirigenza europea appare del tutto inadeguata a raccogliere le sfide che la situazione imporrebbe, magari rischiando la propria stessa carriera politica. Insomma, tra il passare alla storia e il passare alla cassa, prevale quest'ultimo tipo di interesse, sembra che in si possano nutrire dubbi in proposito.
Ebbene, il 9 dicembre, giorno del prossimo vertice europeo, sapremo, dovremo sapere perchè tempi più lunghi sono incompatibili con la stessa possibilità di salvezza dell'euro, se il progetto europeo continua, ma comunque dev'essere chiaro che seppure di bluff si trattasse, avrebbe già dispiegato effetti irreversibili, e che un certo atteggiamento candido di fronte agli altri paesi europei di noi italiani, è finito per sempre. L'unico reale modo per annullare gli effetti negativi di questa fase, sarebbe quello di ripartire dall'inizio, spazzando via tutte queste corti europee, divenute ormnai una vera e prorpia palla al piede per lo stesso sviluppo dell'europa, ma non sembra questa la prospettiva reale che abbiamo.
In questo quadro così fosco, sempre più allucinante appare il CDM forse di oggi stesso che dovrebbe caricare sulle spalle degli italiani non si sa quante gravi misure economiche. Oggi, mi sottrarrò al giochetto delle anticipazioni e del commento preliminare di misure neanche ufficialmente proposte, che però appaiono come pessime. In ogni caso, sembra una vera e propria assurdità assumere decisioni così importanti, decisive per tanti italiani, senza che si sia già definito il quadro complessivo. Sarebbe come se io decidessi come vestirmi senza sapere se andrò in vacanza in Scandinavia o nell'Africa equatoriale. Oggi, non si può non riguardare ai provvedimenti che prestissimo conosceremo pensando all'inutilità delle misure adottate dal precedente governo, i cui proventi sono già finiti nelle tasche degli speculatori tramite l'aumento dei tassi di interesse.
Viene così in evidenza come gli attori in gioco svolgano un ruolo esclusivamente di promozione personale, senza più alcuna visiuone dell'interesse generale.

1 commento:

  1. La mannaia è calata sui soliti noti, spero che almeno serva a salvarci dal default! Come avevo asserito tempo fa sono pronta alla mia consistente parte di sacrifici: tra la mancata rivalutazione delle pensioni mia e di mio marito, il ritorno dell'ICI con relativo aumento del valore catastale, l'aumento delle varie addizionali regionali e comunali ( dove vivo io siamo già alle aliquote massime con tanto di dissesto finanziario!), i vari bolli sui risparmi in banca, ad occhio e croce alla mia famiglia questa manovra costerà ben più di 2000 euro all'anno, però sono rimasta delusa perchè i tagli ai costi della politica sono appena accennati e tutti in divenire, la lotta all'evasione non ho capito bene in cosa consista, a parte la tracciabilità oltre i 1000 euro, insomma si è fatta cassa sui patrimoni modesti e non certo sui grandi patrimoni. Ad esempio avrei tanto gradito che si fosse avviato anche per l'Italia quell'accordo fatto con la Svizzera per la tassazione dei depositi nelle banche svizzere. Insomma tanto equa non mi sembra...

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