martedì 26 luglio 2016

LA REVISIONE DELLA COSTITUZIONE COME ATTO ANTIDEMOCRATICO

Una volta, una classe politica un pochino meno oscurantista della presente, aveva introdotto tra le materie di studio alla scuola media la "Educazione Civica", ed uno degli argomenti fondamentali di tale materia era proprio costituito dal testo costituzionale. 

I padri costituenti avevano avuto l'accortezza di scrivere un testo che poteva essere letto da tutti i cittadini, anche se forniti di un livello culturale modesto, perchè la costituzione è e deve essere di tutti i cittadini. Faceva parte di un progetto per cui la democrazia avrebbe avuto piena attuazione quando tutti i cittadini fossero stati in grado di esprimere opinioni politiche adeguatamente motivate. 

Oggi, il piano globalista è opposto, bisogna sottrarre il potere ad un popolo considerato di default ignorante ed incapace di prendere decisioni se non con la pancia (e detto dalle elite, che in quanto a pancia sono imbattibili fa ridere). Quindi, si persegue un sistema democratico per esperti, una faccenda riservata ai soliti ricchi e potenti che possono disporre a volontà di consulenti ed avvocati varii. Quindi, una norma illegibile ed incomprensibile, lungi dal costituire un handicap, ne costituisce dal loro punto di vista il pregio fondamentale.  

A questo link, la lettura dell'articolo 70 nella versione originale a raffronto con la versione rivista. 

Come si vede, la nuova versione della costituzione invece di occuparsi dei principii, si occupa dei regolamenti, costituisce una regolamentazione precisa, dettagliata fino alle virgole ed è così logorroica perchè non v'è un preciso principio su cui si basa. E' lo spirito raffazzonato del provvedimento che lo rende così osceno nella sua formulazione.

Nessun commento:

Posta un commento