martedì 26 maggio 2015

IL BLUFF GLOBALE CHE CI PORTERA' AL DISASTRO

L'Unione Europea trema e traballa sempre più sotto i colpi di risultati di elezioni che, differenti per altri versi nel risultato, convergono nel ridurre il peso elettorale dei partiti euristi, quelli che ormai da svariati anni ci condannao all'austerità, in altri termini che spostano risorse economiche dai più poveri ai più ricchi.
Apparentemente, nella UE non si muove foglia, non sembra davvero che nulla riesca a far cambiare atteggiamento a questo gruppo di potere che ormai tiene saldamente nelle proprie mani le sorti dell'unione e dei singoli paesi...

Tutto ciò sembrerebbe suggerire che essi siano forti, che abbiano in mano delle carte vincenti dall'alto delle quali possano guardare con sufficienza tutti questi movimenti elettorali. 
Eppure, per quanti sforzi si possano fare, non si riesce proprio a capire quali siano queste carte nascoste che dovrebbero permettere a costoro di continuare nella loro politica di rapina dei popoli europei. 

La verità è che ormai il governo del mondo intero si è trasformato in un gigantesco bluff, in cui ognuno degli attori ha la sfrontatezza di imporsi contando sulla debolezza delle altre parti in causa, tentando di occultare al meglio la propria stessa debolezza, debolezze che si confrontano. 

Rimane da capire come possa un giocatore continuare a bluffare quando ce n'è un altro che da evidenza delle buone carte che ha in mano. L'unica risposta è che questi giocatori non hanno in effetti alcuna alternativa perchè il bluff ha appunto un carattere globale, un delicato castello di carte che può crollare al minimo spostamento d'aria, un ruolo a cui non possono sottrarsi. 

Tutto questo mi conferma che il disastro non può essere evitato, ognuno ha già lanciato la sua vettura a tutta velocità verso il baratro e non ha la capacità di fermarlo. 

Lo dico senza alcun compiacimento perchè i disastri fanno male a tutti, anche a chi ne potrà uscire vincitore, nessuno si fermerà e saremmo costretti in tempi brevi a confrontarci con gli effetti di questa incapacità del capitale e dei suoi servi di fermarsi, di modificare la linea politica che un giorno hanno imboccato. 
Forse sarebbe necessario che il fronte opposto a partire da Tsiopras se ne rendano conto, i vari Merkel che appaiono così potenti sono romai prigionieri delle loro strategie a cui non sono in grado di sostituire nulla. Se tatticamente è vantaggioso fare melina, che si faccia, purchè sia chiaro che lo scontro frontale non si potrà evitare. 
Faccio notare che ieri è venuta fuori una notizia di estrema importanza, gli USA la cui uscita dalla crisi c'era stata magnificata da euristi ed antieuristi tutti convinti che questa sia una crisi che si può risolvere con metodi convenzionali o comunque noti, ebbene, la macchina economica USA arranca, sio può dire che si è già fermata, ed  è interessante notare come la FED abbia una fifa matta di aumentare i tassi, pur temendo nel contempo che mantenerli ancora nulli potrebbe lanciare l'inflazione. Se questo avvenisse, una sua improvvisa accelerazione sarebbe a mio parere inevitabile, con risultati imprevedibili. 

Ci sono insomma tutti gli elementi di uno scenario di crisi terminale del capitalismo. Peccato che manchino gli anticapitalisti, tutti presi a muovere critiche limitate a un sistema che solo per loro è imbattibile, proprio quando esso si sta distruggendo da sè.

Nessun commento:

Posta un commento