venerdì 7 settembre 2012

LA TRAPPOLA DI DRAGHI

Come volevasi dimostrare. Manovre lacrime e sangue, incontri ai massimi vertici tra i governi europei, ma non si riusciva a schiodare lo spread da una quota che gravitava attorno a 450, ma è bastato l'annuncio della possibilità dell'intervento della BCE per un importo illimitato, e giù di circa 100 punti in un paio di giorni...

Poco importa che l'intervento sia limitato ai titoli a scadenza ravvicinata (ma non ho capito se ci si riferisca alla scadenza originaria o a quella residua), e che richieda un'esplicita richiesta, poco importa che non se ne conosca ancora i meccanismi dettagliati e che il fondo salvastati sia ancora nella mente di Dio, impedendo tuttora la concreta attuazione, l'annuncio è stao sufficiente, almeno per ottenere questo effetto a breve. 
Insomma, abbiamo l'ennesima verifica che sono ormai le banche a comandare, e che governi e parlamenti sono ormai diventati la sede di caste autoreferenziali che, in cambio della loro subordinazione ai poteri reali dell'economia e delle sue istituzioni, conservano alcuni meschini privilegi. 
La cosa più curiosa in questa situazione è data dall'entusiasmo con cui tutto ciò è stato accolto da parte di tanti: il TG3 lineanotte di ieri ad esempio, ha scomodato musiche trionfali per introdurre l'argomento, e non sono pochi coloro che hanno utilizzato l'espressione "D-day" per la giornata di ieri. 
Effettivamente, e nel mio blog l'avevo scritto da molti mesi a questa parte, la parola "illimitato" ha avuto un effetto deflagrante, nessuno è così pazzo da intraprendere una battaglia con qualcuno che ha una potenza di fuoco illimitata e dichiara di volerla pienamente utilizzare, è, chiaramente, una cosa che fa paura. Qualunque alternativa, come quella di dichiarare la somma che si intende utilizzare, anche se particolarmente ingente, è inefficace, si può sempre provare a soverchiarla, rendendo la difesa del tutto vana. 
I limiti stanno prima di tutto nella attesa della predisposizione deille modalità tecniche, e prima di tutto nella necessità dell'accoglimento da parte della corte costituzionale tedesca dell'istituzione salvastati, un pezzo indispensabile della strategia, come pure la limitazione alle scadenze ravvicinate. 
Tuttavia, è indubbio che dopo tale annuncio, l'euro è molto più forte, e la sua caduta sembra molto più remota. 
Detto questo, rimane la questione decisiva delle gravissime limitazioni  alla sovranità nazionale dei paesi che dovessero richiedere tale intervento, visto che non si tratta di una procedura automatica. 
In sostanza, c'hanno messo in trappola, malgrado gli stupidi entusiasmi dei soliti allocchi. L'euroburocrazia, la cui stessa esistenza veniva messa in pericolo dalla possibile fine dell'euro, ha escogitato un meccanismo infernale che ottiene il duplice effetto di difendere efficacemente la moneta comune, e nello stesso tempo esalta i poteri extrademocratici di questa stessa eurocrazia. 
Prima, c'era l'alternativa tra seguire una dura disciplina e rimanere in questa esclusiva compagnia dell'eurozona, e non seguirla e doverne uscire fallendo, ora diciamo che non esiste alcuna alternativa, perchè governi e partlamenti pusillanimi e succubi non esiteranno a chiedere gli aiuti della BCE, finendo nel tritacarne dei banchieri, massacrati e nello stesso tempo rimanendo grati a chi ci massacra perchè lo fa dichiarando d'aiutarci.
Ciò che dovrebbe risultare chiaro a tutti è che questi banchieri aiutano solo sè stessi, e che le rigide regole che ci imporranno non faranno che vieppiù aumentare i loro già enormi poteri a spese nostre e delle istituzioni democratiche, purtroppo loro inermi complici. 
Quindi, attenzione a distinguere gli interessi dell'euro e di tutto ciò che ci sta attorno, BCE in primis, dai nostri interessi di noi, comuni cittadini, che vorremmo continuare ad esprimere la nostra opinione sulle misure legislative da assumere, e potere usufruire di un minimo livello di benessere senza dovere vedere la nostra vita come un torneo infinito in cui una competizione assunta come metodo costante di comportamento debba decretare giorno per giorno se riusciremo a sopravvivere.
E non apro il capitolo dell'inanità di queste immissioni di liquidità, in un quadro internazionale in cui proprio la liquidità è stata causa dei guai in cui ci hanno messo.

1 commento:

  1. L'art. 123 del trattato di Lisbona (paragrafo 2) prevede la possibilità per gli stati di creare banche pubbliche con cui accedere direttamente ai prestiti della BCE ad un tasso dell'1%, anzichè del 6% pagato alle banche private. Perchè non è stato fatto? Perchè non lo fanno? Ovviamente non è farina del mio sacco, l'informazione l'ho letta in un articolo di Jacopo Castellini su Stampa Libera. Più acquisisco informazioni, più mi rendo conto che non è necessario. Nel senso che la sensazione (che abbiamo tutti)che ciurlino nel manico è vera. Averne la prova potrebbe essere solo un arricchimento personale, quasi inutile ai fini della ricerca di una soluzione.

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