lunedì 18 aprile 2011

DISSENSI SULLA SENTENZA THYSSEN

Posso essere fuori dal coro sulla sentenza del processo Thyssen? Non parlo, sia chiaro, della severità della pena comminata all'AD dell'azienda, le cui responsabilità sono gravissime.
Tuttavia, non capisco attraverso quale processo logico l'omissione di misure di sicurezza possano configurare l'ipotesi di "omicidio volontario". Se come credo sia evidente a tutti nessuno voleva uccidere i lavoratori, se mancava questa intenzionalità, allora davvero la sentenza è incomprensibile.
Si dice che si tratti di "dolo eventuale". In sostanza, i dirigenti di quell'azienda hanno deciso di far correre il rischio ai lavoratori per risparmiare in misure di sicurezza visto che lo stabilimento era in corso di dismissione. Quindi, una intenzionalità si è espressa, quella di rischiare sulla vita degli altri, di coloro che ti sono affidati in virtù del tuo ruolo dirigente. Ciò potrebbe configurare la fattispecie di rischio volontario, ma non di omicidio volontario, che presuppone la volontà di uccidere, in questo caso mancante.
Altri dicono che l'omicidio colposo declasserebbe la responsabilità a quella che si attribuisce a comportamenti di guida impropri. Ebbene, anche lì molte volte c'è da parte del responsabile del reato la scelta consapevole del rischio. Questa è appunto la natura della colpa nell'omicidio colposo, non semplicemente un errore inconsapevole, ma anche e soprattutto un comportamento colpevolmente rischioso.
Non conosco quali siano le pene previste per l'omicidio colposo (ricordavo una pena massima di venti anni di reclusione, ma non ne sono per niente certo), ma il volere comminare una pena adeguata alla gravità dell'accaduto non dovrebbe tradursi nella violazione di norme logiche: semmai chiediamo un livello massimo di pena più alta per tale reato, ma trovo preoccupante questo scivolamento verso interpretazioni troppo elastiche del diritto, questo adattare il codice a una giustizia sostanziale che si vuole sovrapporre alla giustizia, quella formale, l'unica insomma che dovrebbe uscire dalle aule di un tribunale.

Aggiungerei infine che tali sentenze quasi certamente si areneranno in Cassazione che non mi pare un collegio così pronto ad innovazioni così improvvisate, soprattutto se logicamente non fondate: servono allora al protagonismo di qualche magistrato?

6 commenti:

  1. Condivido solo le ultime tre righe,da cui quello che verrà potrebbe verificarsi in una altra grande
    presa per...accontentare i parenti delle vittime
    Insomma sono daccordo su tutto quanto dici-
    l'ho capito scrivendo.
    Egill

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  2. Come si dice da queste parti "Hanno fatto la mossa..." per poi non ottenere realisticamente nulla, o comunque ben poco.

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  3. Credo che questa sentenza senza dubbio dia una scossa al problema della sicurezza sul lavoro, ma spero che la dia nella direzione della prevenzione e nel maggior controllo da parte degli organi competenti.
    A tal proposito questi ultimi spesso vanno in conflitto, con competenze non molto chiare e, cosa non ultima, sono troppi e frammentati sul territorio.
    Ma tornando alla questione che poni su questo post io concordo in pieno ala tua tesi.
    Perchè omicidio volontario? Non credo che uscissero questi dirigenti la mattina con lo scopo di uccidere, e credo sia questa la volontarietà.
    Un buco nel codice penale che non tiene conto delle possibili gravità di certi omicidi colposi? Credo di si, ma non sono un esperto e aspetto, con serenità, ma anche con occhio critico, le motivazioni della sentenza.
    PS:
    Esiste però il reato di strage colposa? Non potrebbe essere configurato in questo tipo di reato?
    Lorenzo

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  4. non scherziamo: la volontarietà l'a.d. l'ha espressa NON IMPIEGANDO i fondi che erano stati destinati dall'azienda per mettere in sicurezza i reparti (seppur in dismissione)... quando si sa che (responsabilità sociale) la mancata sicurezza provoca le cosidette morti "bianche", non fare quello che si deve per evitarle è sicuramente OMICIDIO (cosa c'entra il protagonismo del magistrato - per fortuna che c'è un Guariniello - o l'accontentare i parenti? - che sono stati economicamente risarciti); spero che la sentenza serva di lezione anche ad altri!

    p.s.: scusa, ti rispondo solo ora perché sono appena tornata.

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  5. Sono pienamente d'accrodo con Angie. Non usare i soldi per la sicurezza è non tenere conto del valore della vita umana.
    Spero sia un deterrente serio per gli altri
    ...e hai sentiro che l'azienda ha detto che questa sentenza compromette la loro presenza in Italia? Che fanno ricattano?
    Un caro saluto

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  6. @angie e luce
    Ribadisco la mia opinione: secondo me, omicidio volontario significa che voglio commettere un omicidio. L'intenzionalità nel caso della Thyssen non sta certo nella volontà di uccidere gli operai, ma nell'omettere di approntare le misure di sicurezza dovute, e quindi è una delle circostanze che si riscontrano abitualmente negli omicidi colposi, un comportamento rischioso e negligente che causa la morte, e che risultano fondamentali nel quantificare la colpa.
    Se un tizio procede a 100 km/h su una strada con il limite a 40, attraversata da pedoni e cose di questo genere, ha anch'egli omesso di utilizzare criteri di rispetto delle legge e di obiettiva prudenza che erano richiesti in quella circostanza.
    Insomma, mi chiedo quali sarebbero gli esempi di omicidio colposo che non includono un comportamento dolosamente rischioso: il dolo sta nel rischio, non nell'omicidio, è questo a mio parere l'errore concettuale fatto.

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