tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post8435306114418027675..comments2023-07-19T12:30:20.928+02:00Comments on SITO DELL'IDEOLOGIA VERDE: A QUANDO LA CAMPAGNA "ADOTTA UN CAPRONE"?Vincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-15125759577618577772016-04-15T23:40:51.136+02:002016-04-15T23:40:51.136+02:00Riguardo al secondo punto, in genere trovo simile ...Riguardo al secondo punto, in genere trovo simile ad una scappatoia dire che una questione è complessa, quantomeno mi pare un arrendersi, magari prima che sia strettamente necessario. <br />Lei dovrebbe motivare meglio, invece di limitarsi a una sorta di derisione, la questione della moltiplicazione dei cani. <br />Non ho certo la pretesa di quantificare il tasso di crescita, ma credo che tutti dovremmo convenire sul fatto che in presenza di risorse crescenti, una certa specie animale si moltiplica rapidamente, e francamente non trovo nulla di comico nel fatto che in quelle condizioni, i cani invaderebbero la terra. <br />Ovviamente, si tratta di un'ipotesi irrealistica, nella misura in cui la prospettiva di risorse illimitate a disposizione dei cani è del tutto irrealistica: stiamo solo facendo un discorso teorico, e sul piano teorico bisognerebbe entrare nel merito per smentire una certa tesi, deridere non mi pare abbia granchè senso. <br /><br />Per quanto riguarda invece il primo punto, mi pare che lei abbia letto con attenzione insufficiente. Già nel teso del post e successivamente l'ho ribadito anche nell'intervento succcessivo, che la questione del numero degli agnelli era in relazione alla pratica dell'allevamento, e quindi mi pare che siamo d'acordo più di quanto a lei non appaia. <br />Io dicevo quindi una cosa totalmente differente, che non ha senso affrontare il problema degli agnelli di sesso maschile indipendnetemente da una scelta complessiva sulla scelta dell'allevamento. <br />Se qualcuno propone domani di abolire gli allevamenti, potrò essere d'accordo o contrario, ma la considererò comunque come una tesi seria e da prendere in dovuta considerazione. <br />Al contrario, se qualcuno ci dice di non uccidere gli agnelli maschi, sarà mio dovere far presente che tali angelli diventeranno montoni, e quindi daranno luogo ad un altro tipo di problema. <br />Se non vogliamo uccidere gli angelli, non dobbiamo farli nascere, con i costi che ciò comporta, invece di scegliere una scorciatoia semplicistica e come tale falsa. Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-53763848674996761102016-04-13T13:22:23.817+02:002016-04-13T13:22:23.817+02:00Rispetto al secondo punto "il commento all...Rispetto al secondo punto "il commento all'invasione di cani in caso di libero foraggiamento" concordo con Lei, il discorso è complesso e le generalizzazioni facili, la mia sulla fascia equatoriale e la sua sull'invasione globale dei cagnolini. Sul primo però non credo ci siano dubbi, in qualsiasi testo sull'argomento vengono citati i dati sull'incremento registrato negli ultimi 200 anni dei capi per singola specie "specie selezionata per la catena di montaggio". Gli agnelli come i maiali e bovini sarebbero in numero infinitamente inferiore e tale per cui il loro impatto sull'ecosistema sarebbe pari a quello di stambecchi o corvi se non vi fosse un'industria che questa volta si, contro natura, ingravida, svezza, rimpinza e macella milioni e milioni di capi incompatibili con il nostro pianeta. Se vuole, la prova del nove è che malgrado il senso di responsabilità rispetto all'azione del singolo individuo sul impatto complessivo degli animali che foraggia sia praticamente pari a 0 alla resa dei conti questo insieme "gli animali tenuti in vita in maniera innaturale dal singolo individuo" non ha nessun impatto sullo stato del pianeta oggi, mentre l'insieme dei "prodotti" dell'industria alimentare animale e la causa principale di inquinamento, surriscaldamento e deforestazione. Spero vivamente che la mia non suoni come una presa di posizione aprioristica, non sono schierato da nessuna parte e sarei ben contento che mi illustrasse dove peccano i dati che riporto Erwinhttps://www.blogger.com/profile/02146211530914449645noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-32677149341036539212016-04-12T21:04:33.115+02:002016-04-12T21:04:33.115+02:00Gli agnelli che nascono sono quelli che corrispond...Gli agnelli che nascono sono quelli che corrispondono alla logica dell'allevamento. Io non ho conoscenze sufficientemente approfondite su come si regoli il tasso di riproduzione degli ovini. In ogni caso, nasceranno sempre troppi esemplari maschi rispetto alle necessità interne all'allevamento per i motivi che ho già detto. <br />Per il resto, secondo me, lei sopravvaluta le risorse del pianeta. Per quanto le sembrino alte, non sono per niente illimitate, e senza fare facili generalizzazioni, perchè bisogna considerare anche la ferttilità delle singole specie, se non nel brevissimo, ma già nel medio termine ciò che conta è la disponibilità di risorse. <br />Le potrei citare molti esempi di specie in cui l'invasività è evidente quando per azione antropica le risorse aumentano ben oltre il limite naturale. Consideri anche che ci sono prede e predatori, e quindi che i meccanismi di regolazione naturale intervengono attraverso più vie, ma alla fine convergono sulle risorse vegetali disponibili. Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-27946845109480947642016-04-12T13:26:12.675+02:002016-04-12T13:26:12.675+02:00l'agnello quale prodotto da tavola è un risult...l'agnello quale prodotto da tavola è un risultato dell'industria alimentare ovvero esiste perché qualcuno forzatamente aumenta il numero di esemplari viventi per soddisfare le esigenze del consumatore, non ci cibiamo di agnelli che altrimenti condurrebbero la loro esistenza in altro modo. Rispetto alla quantità di cibo disponibile quale limite naturale allo sviluppo del numero di animali non le sembra che collimi poco con lo stato di fatto del pianeta? se così fosse la fascia equatoriale che ospita più dell'80 % di tutte le specie animali e vegetali della terra e cibo in quantità inesauribile per le stesse specie sarebbe trasborderebbe costantemente di esseri in sovrannumero in cerca di spazio vitaleAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-37482476401943578762016-03-22T14:42:17.410+01:002016-03-22T14:42:17.410+01:00Esteticamente, non sono evidentemente all'alte...Esteticamente, non sono evidentemente all'altezza di agnelli e capretti...Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-2010591161567138812016-03-22T11:43:47.391+01:002016-03-22T11:43:47.391+01:00Chissà perché non ho mai visto campagne contro l&#...Chissà perché non ho mai visto campagne contro l'uccisione di polli o di maiali...Peppe Dantinihttps://www.blogger.com/profile/06063137993892576975noreply@blogger.com