tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post7608016432496818223..comments2023-07-19T12:30:20.928+02:00Comments on SITO DELL'IDEOLOGIA VERDE: ANCORA SULL'EURO E SULLE IMPLICAZIONI DERIVANTI DALLA SUA SORTEVincenzo Cucinottahttp://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comBlogger3125tag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-67095917449825781002015-03-14T10:14:03.290+01:002015-03-14T10:14:03.290+01:00Non mi sono spiegato bene.
Quando dico che l'a...Non mi sono spiegato bene.<br />Quando dico che l'abbandono dell'euro avrà conseguenze positive per noi, non parlo del clima sociale/politico e delle possibilità di avviare un dibattito, ma solo di aspetti tecnici: l'abbandono dell'euro ripristina lo strumento del cambio flesibile, che è indispensabile (anche se non sufficiente) per risolvere i problemi economici. Certo che se al suo posto si instaura un accordo in stile SME, è tutto abbastanza inutile; ma a questa eventualità io non credo, soprattutto se il passaggio avverrà, come penso, in modo traumatico.<br />L'addio all'euro quindi non comporta un "miglioramento" della situazione, ma solo la "possibilità" di un miglioramento. Possibilità tutta da conquistare.<br />Per quanto riguarda il dibattito, nulla impedisce che si sviluppi già adesso, anzi c'è l'urgenza di recuperare il tempo perso: e questo va fatto sia sul fronte tecnico che su quello più generale del modello sociale / economico / politico. Anche su questo però la presenza dell'euro pesa come un macigno: essendo non un qualsiasi "arto del drago" ma, almeno per l'UE, lo strumento fondamentale del capitalismo globalizzatore, catalizza su di sé l'attenzione e limita le possibilità di accendere un vero dibattito.<br />Di fatto l'euro fa da tappo sia alle soluzioni tecniche sia allo sviluppo di un dibattito serio. Anche a me piacerebbe ragionare sul dopo per poter arrivare pronti al momento del passaggio. Il fatto è che se aspettiamo di essere "pronti", non sbloccheremo mai questa situazione, che quindi continuerà a peggiorare.<br />Per fortuna (se così si può dire) gli aspetti tecnici consentono una elasticità limitata, e l'euro salterà da solo, che siamo pronti oppure no, quando supererà il limite di non sostenibilità.Peppe Dantinihttps://www.blogger.com/profile/06063137993892576975noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-56571715672284534912015-03-14T07:51:37.080+01:002015-03-14T07:51:37.080+01:00Siamo, mi pare d'accordo su molti aspetti. Mi ...Siamo, mi pare d'accordo su molti aspetti. Mi limiterò pertanto a sottolineare i pochi punti di dissenso. <br />Partiamo dalla questione meno centrale, quella che riguarda la Merkel. Secondo me, tu a torto identifichi Merkel e Germania. Io invece interpreto il suo comportsamento come un difficile compromesso tra una forma di oltranzismo interno (alla Schaulbe, per intenderci), e gli altri paesi della UE. Ad esempio, Hollande pare oggi n cagnolino nelle sue mani, e credo che questa abilità diplomatic-politico le si possa concedere. Dovremmo insomma chiederci cosa sarebbe la germania senza la Merkel, secondo me, molto peggio, a partire dallo stesso Schulze che pure si dichiara socialdemocratico. <br /><br />Il dissenso principale tuttavia riguarda la eventuale fase post-euro. Tu dici che, una volta tolto di mezzo il problema della moneta, ci sarà un clima migliore (più sereno?) per affrontare tutti i problemi che concordiamo essere fondamentali. Io penso invece che quello che diciamo e facciamo oggi predeterminerà le caratteristiche di questa fase. Se non sarà chiaro che il vero problema fondamentale è la globalizzazione che dobbiamo quindi combattere, e che questa lotta va considerata come l'obiettivo principale di ogni buona politica, allora rischiamo di contribuire allo scoppio di una bolla finanziaria che farà impallidire tutti i precedenti storici. Secondo questa mia tesi quindi, l'euro è soltanto uno degli aspetti avvelenati di questo mostro che è la globalizzazione. Eliminare soltanto l'euro, sarebbe vano, un po' come tagliare un arto ad un drago a cui gli arti ricrescono, non avremo concluso nulla. <br />Ciò che vedo è un completo sguarnimento su questo aspetto. Da una parte la destra antieuro aspetta la fine della moneta unica per tornare nei consueti meccanismi capitalistici che pure sono la fonte originale della crisi, dall'altra la sinistra è preda del proprio passato internazionalista e non riesce a comprendere come lotta per le sovranità nazionali e lotta per la democrazia in questo momento storico coincidano. Vincenzo Cucinottahttps://www.blogger.com/profile/18184543762214806551noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-8579103677097075634.post-47660072431295776272015-03-13T18:12:10.038+01:002015-03-13T18:12:10.038+01:00Anzitutto sono d'accordo con te nel dire che i...Anzitutto sono d'accordo con te nel dire che il nocciolo della questione non è l'euro.<br />Se però è verissimo che la (pseudo) informazione fa terrorismo rispetto all'abbandono dell'euro, non vedo persone, che siano ragionevolmente informate, che presentino tale eventualità come una passeggiata. O magari non mi ci sono imbattuto...<br />La UE salterà con l'euro? Se lo smantellamento della moneta sarà concordato potrebbe resistere, altrimenti penso che le sue possibilità siano minime. Da come vanno le cose però è più probabile una deflagrazione improvvisa e violenta.<br />L'euro è il tappo che ci impedisce di uscire dalla gabbia. Toglierlo ha delle conseguenze positive (non per la Germania) dal punto di vista tecnico, ma non sposta di un millimetro il resto dei problemi. Come dici giustamente ci sono problemi di sistema, di modello sociale, di democrazia che vanno affrontati a prescindere dagli aspetti tecnici. Problemi che oggi non vengono affrontati e che, tolto l'euro, saranno ancora tutti lì; problemi che però non è possibile affrontare concretamente finché c'è l'euro. L'euro deve saltare il più presto possibile, non perché questo risolverà i nostri problemi, ma perché ci metterà nella condizione di poterli affrontare.<br />A proposito della Merkel non trovo che sia una statista di rilievo: come la maggiorparte dei suoi colleghi mi sembra un politico mediocre, incapace di guardare oltre il proprio naso. Diversamente si accorgerebbe del fatto che sta trascinando a fondo la Germania: per questa strada affonderà dopo gli altri, ma affonderà.<br />Due appunti telegrafici sul sangue di cui parla il tuo interlocutore. I progressi dell'umanità a volte sono avvenuti anche senza sangue, per cui evitarlo è possibile; e comunque di sangue ne viene versato in abbondanza già oggi.Peppe Dantinihttps://www.blogger.com/profile/06063137993892576975noreply@blogger.com