giovedì 31 dicembre 2015

I MIEI PERSONALI AUGURI PER IL 2016

Carissime/i,
ci aspetta un 2016 tutt'altro che tranquillo.
 
L'impero USA è in una fase di pieno declino, e tenta le strade della confusione mediatica, delle alleanze variabili e di quelle occulte, ed infine della forza bruta.
 
Sarà un declino lungo e distruttivo.
 
Il capitalismo si sta sempre più avvitando su sè stesso, mostrando la natura strutturale della crisi economica che ormai imperversa in gran parte del mondo dal lontano 2008.
Purtroppo, l'imbambolamento mediatico funziona molto bene, e la generazione dei giovani, di quelli attorno alla trentina, ha interiorizzato un sentimento di impotenza, di imbattibilità fino alla immortalità della struttura di potere del mondo, e mentre i potenti si suicidano in modi che potremmo definire stravaganti, le persone assistono senza avere la più pallida idea di quanto ci si trovi in una situazione rivoluzionaria, della controrivoluzione degli avversari.
 
La vera illusione è oggi credere che tutto possa rimanere com'è, tutto sta cambiando, ma soggettivamente ci si è convinti che ciò che sta cambiando tempestosamente non possa cambiare, una specie di allucinazione collettiva.
Io tuttavia voglio rinnovare, la sollecitazione ai giovani soprattutto, a farsi artefici del proprio destino, a costruire istanze collettive in grado di opporsi alla distruzione che è rimasto l'unico orizzonte di chi oggi comanda, a salvare non il pianeta che non corre alcun pericolo, ma il nostro habitat umano, cioè noi stessi. 
 
Questa è la forma in cui io mi sento di farvi i miei più sinceri auguri per il nuovo anno.

domenica 27 dicembre 2015

LO SCONTRO TRA RENZI E LA MERKEL

Mi pare che in Europa, il cerchio si stia chiudendo in un modo spiacevole per Renzi, cioè come se egli e l'Italia siano rimasti dentro il cerchio da soli in posizione di prigionia, come se questo cerchio che si sta chiudendo, costituisca le mura della nostra cella...

domenica 20 dicembre 2015

SCOMODE VERITA' SULLE BANCHE

Le banche sono state al centro dell'attenzione mediatica in queste ultime settimane, ma a me pare che tale attenzione sia servita non a generare chiarezza sul tema complessivo e centrale che riguarda le banche nei loro molteplici aspetti.
Per esemplificare questo clima di confusione su un tema così delicato, citerò due posizioni che ho visto espresse sui media.

La prima, alla radio, sosteneva che l'aver fatto fallire la Lehman & brothers fosse stato un errore palese, e che aveva dimostrato come non si potesse far fallire nessuna banca.

La seconda, su un blog di grande successo, sosteneva che la crisi bancaria fosse dovuta alla recessione indotta dalla partecipazione all'euro.

Bene, io considero queste due tesi tragicamente errate, e credo che se noi apprendiamo da ciò che è accaduto cose del tutto erronee, non riusciremo più a risalire la china...

venerdì 11 dicembre 2015

L'EFFETTO PERVERSO DELLA SOLIDARIETA' VERSO LE VITTIME

Vi propongo uno schema di ragionamento di carattere generale.

Un criminale, nello svolgimento delle sue attività illecite, danneggia altre persone, che chiameremo appunto vittime del crimine. I sistemi giudiziari hanno il compito innazitutto di punire chi ha commesso il crimine, ed eventualmente chi ha concorso in vario modo a farlo commettere, e in subordine e solo in taluni casi, a risarcire le vittime del crimine.

Ecco, io ho l'impressione che nelle nostre società si stia scivolando verso uno schema differente, del seguente tipo.

Alcuni soggetti commettono ripetutamente crimini, e la società reagisce chiedendo che gli effetti rovinosi dei loro crimini vengano riparati dallo stato.

In questo modo, l'azione dello stato non serve ad impedire l'attuazione del crimine, il risarcimento alle vittime non costituisce così un'azione supplementare, ma l'unica azione realmente esercitata, ed i criminali sono di fatto abilitati a continuare nella loro attività criminale
Non vi sembra che l'opinione pubblica che rivolge la propria attenzione esclusivamente alle vittime, e lo stesso stato che accoglie le sue richieste, divenga implicitamente ed inconsapevolmente complice dei criminali?

La recente vicenda delle banche e dei risparmiatori truffati non vi sembra che corrisponda allo schema che vi ho proposto?...

mercoledì 9 dicembre 2015

HOLLANDE E' MEGLIO DELLA LE PEN?

Sul sito "Sollevazione", non solo censurano interventi che si esprimono seppur motivatamente, contro le loro tesi, mostrando di essere appunto a corto di argomenti, ma adesso ci chiamano fessi perchè non abbiamo capito che la Le Pen è fascista.
Non gli passa per la testa a costoro che non come opinione maturata più o meno liberamente nella loro mente, visto che la Le Pen non ha mai avuto modo di esternarlo questo suo fascismo, ma sulla base di fatti conclamati e innegabili, la gente come Hollande ha largamente dismostarto quanto sia fascista la sua politica. 
 
Siamo già nel fascismo, qui in Italia c'è bastato quel golpista di Napolitano per finirci dentro con tutte le scarpe, e sempre lì ad avere paura dei nostri fantasmi, e mai rendersi conto di essere già in sitauzioni politiche già ampiamente oltre la sfera democratica.

Cari insultanti sovranisti di Sollevazione, non ci divide la Le Pen, non piace a voi, ma non piace neanche a me, ma ci divide invece il giudizio sulla fase nel suo complesso, sulle forze che si chiamano tuttora socialdemocratiche e sono invece fasciste, su questa ondata neoliberista globalista che ha già trionfato, e che rischia a questo punto di distruggere ogni forma di civiltà sulla terra. Se voi condivideste con me lo scenario catastrofico che io vedo nel presente e nel futuro più prossimo, allora non credo che sareste così preoccupati del grado di fascismo della Le Pen.

Invece, condividete in pieno, e speravo diversamente, quella sorta di paralisi che ha colpito ormai quasi come malattia cronica la sinistra, impedendole di vedere quanto sia già cambiato lo scenario politico in tutta Europa, e quanti buoi siano già scappati dalla stalla. E' tempo di andarli a cercare campo dopo campo questi buoi, non è tempo di chiudere le stalle, anzi teniamole bene aperte quelle porte, così che i buoi possano rientrare.

martedì 8 dicembre 2015

IL SUCCESSO DEL FN, UNA CENSURA SUBITA E COSA TUTTO CIO' CI DICE DELLA SITUAZIONE DELLA SINISTRA


Ieri, ennesimo episodio di censura sull'ennesimo sito.
Stavolta, si tratta del sito "Sollevazione" del "Movimento popolare e di liberazione".

Su questo sito, è stato postato un articolo (http://sollevazione.blogspot.it/2015/12/da-parigi-caracas-quando-la-reazione.html) a commento dei risultati delle elezioni regionali francesi, in cui il successo del FN veniva considerato come un evento molto negativo con argomentazioni tutte basate su raffronti storici e su identificazioni francamente discutibili se non del tutto arbitrarie...

venerdì 4 dicembre 2015

COSA SUCCEDE ALL'INTERNO DELLA NATO?

E' in corso un gioco complicatissimo che riguarda innanzitutto l'ambito NATO, dove ormai appare chiaro che la Germania voglia emanciparsi dalla tutela statunitense e che sia in grado di tirarsi dietro la Francia.

La questione centrale che oggi appare divisiva è l'atteggiamento nei confronti della Russia che gli USA pretendono di isolare non potendola più condizionare, e che si trascina dietro questioni geopolitiche molto complesse, tra cui spicca come centralità la situazion
e in medioriente, dove ormai entrambe le due potenti lobbies, l'una quella israeliana, e l'altra quella delle monarchia del golfo, sono diventate così forti da delimitare fortemente il potere della stessa presidenza USA. 

In più, la Turchia di Erdogan gioca un ruolo a sè stante, sfruttando spregiudicatamente i conflitti in corso per regolare i conti interni con i curdi e con l'opposizione democratica interna, e per aiutare gli USA nel c ondizionare le politiche dei paesi UE...

giovedì 3 dicembre 2015

ANCORA CON QUESTA IDIOZIA DELLE PENSIONI IN UN FUTURO REMOTO?

Questi diventano prigionieri delle loro stesse menzogne, mentono tanto sistematicamente che finiscono per convincersi anche loro delle stupidaggini che dicono per non perdere il potere che hanno ed a cui tengono tanto.  

Quando con la legge Fornero si abbandonò del tutto  per il sistema pensionistico il modello retributivo per passare a quello contributivo, per motivare questo passaggio lo si presentò non come effettivamente fu, frutto di una scelta deliberata e per propria natura opinabile, ma lo si spacciò come una cosa tra l'ovvio e l'inevitabile: ogni dissenso veniva sin dall'inizio dipinto come frutto di qualcosa che va dalla demenza all'originalità.

Allora, su questo blog, argomentai la falsità della motivazione principale, che si basa come si sa sul fatto che uno riceve da pensionato quanto ha versato nella sua vita. E' ciò che chiamai e che mi pare sia corretto chiamare ancora oggi la logica del cassettino. Si fa credere alla gente che i contributi che versano durante la loro stagione lavorsativa finiscono in un cassettino da dove vengono poi prelevati a partire dal momento del pensionamento...