venerdì 29 maggio 2015

LA VERA GUIDA DEL GOVERNO, OGGI SAPPIAMO DI CHI SI TRATTA

Ieri, abbiamo finalmente conosciuto chi sia il presidente del consiglio.
Non intendo riferirmi a come egli sia veramente, ma proprio il suo nome e cognome. Vi faccio presente che si tratta di un'informazione molto riservata, ancora oggi tenuta segreta, ma io ho le mie fonti personali di informazione, sapete, e voglio farvene partecipi.
Ebbene, sappiate che abbiamo un presidente del consiglio occulto che si tiene lontano da Palazzo Chigi, ma egualmente dirige tutto anche se da un luogo remoto. 

Lo scrivo in lettere maiuscole, cosa che odio fare (ed anche leggere, siete avvisati), ma quando ci vuole ci vuole, qui la notizia c'è ed è clamorosda, il vero Presidente del Consiglio risponde al nome di "SERGIO MARCHIONNE". 

Alla fine, il suo alter ego e fedele esecutore dei suoi ordini Matteo Renzi si è tradito. 

Aveva l'Assemblea di Confindustria, un luogo che pure per lui dovrebbe esere molto propizio, chissà quanto l'avrebbero voluto con loro i vari candidati alla guida delle regioni per cui si voterà dopodomani, ma Renzi ha dovuto piantare tutti perchè il suo padrone l'ha chiamato pr fare la propria campagna promozionale. 
Squinzi e gli altri imprenditori se ne facciano una ragione, per il duo Marchionne - Renzi essi sono dei pericolosi estremisti di sinistra, come appunto si dimostrò qando clamorosamente alcuni anni fa quella che allora si chiamava ancora FIAT uscì da Confindustria.
Renzi non ha potuto fare a meno, ancher a costo di svelare il segreto sulla vera identità del premier, di chiarire che egli non è un pericoloso sinistro come Squinzi, ma sta dalla parte dei veri capitalisti di oggi che non vogliono avere a che fare con sindacati, con uno stato di diritto, ma vogliono fare tutto ciò che gli passa per la testa, senza controlli, senza questi rompiballe die giudici costituzionali e robetta simile. 


Mi raccomando, da oggi ricordate che abbiamo il governo Marchionne con uno straordinario portavoce, Matteo Renzi.

giovedì 28 maggio 2015

IDEOLOGIA E MARXISMO

C'è una specie di maledizione associata al termine "ideologia", un'ambiguità che causa continuamente aspri dibattiti tra chi ne parla apertamente e chi invece ne pensa tutto il male possibile, come un'eredità del novecento, che ormai nel ventunesimo secolo sarebbe fuori tempo massimo. 

Nel libro che ha dato anche il nome a questo blog, io ho deciso di fare una scelta drastica in proposito, di usarlo apertamente, anzi di metterlo proprio in vetrina in modo che chi ci passa vicino non possa ignorarlo, ho deciso cioè di riesumare un termine che era diventato nel frattempo desueto ed associato a quanto di peggio possa esistere a questo mondo...

martedì 26 maggio 2015

IL BLUFF GLOBALE CHE CI PORTERA' AL DISASTRO

L'Unione Europea trema e traballa sempre più sotto i colpi di risultati di elezioni che, differenti per altri versi nel risultato, convergono nel ridurre il peso elettorale dei partiti euristi, quelli che ormai da svariati anni ci condannao all'austerità, in altri termini che spostano risorse economiche dai più poveri ai più ricchi.
Apparentemente, nella UE non si muove foglia, non sembra davvero che nulla riesca a far cambiare atteggiamento a questo gruppo di potere che ormai tiene saldamente nelle proprie mani le sorti dell'unione e dei singoli paesi...

domenica 24 maggio 2015

LA DERIVA ANTIDEMOCRATICA DEL GOVERNO RENZI

Venerdì, è stata la giornata del disvelamento della reale natura del governo in carica.
In quel giorno, è apparsa l'intervista al Corriere della Sera di Padoan, ed in serata l'intervista durante la trasmisisone "Bersaglio mobile" allo stesso presidente del consiglio Renzi.
 

Ebbene, entrambe queste interviste, pur riguardanti questioni differenti, e pur rilasciate da due differenti membri del governo, convergono tuttavia verso una uguale direzione, quella che mostra l'ideologia che sottosta a questo governo.
Il ministro Padoan non so se capisca le implicazioni delle cose che dice o se invece non ne ha l'intelligenza, ma in sostanza confessa che egli è contrario alla divisone dei poteri che è parte fondamentale di uno stato di diritto. 


Se davvero il presidente della consulta, prima di emettere la sentenza, avesse consultato il governo, avrebbe compiuto un atto gravissimo.
Possibile che Padoan non sappia cosa sia una costituzione democratica, come debbano essere abilmente costruiti pesi e contrappesi proprio per evitare che un singolo organo istituzionale possa da solo determinare i destini della nazione?
 

Se volete sapere la mia personale opinione, Padoan ha un cultura politica antidemocratica di cui probabilmente non è neanche consapevole.
L'unica cosa che apparentemente ben conosce è chi gli da' gli ordini, che poi è quel grumo di potere che gravita attorno a Bruxelles e quindi egli pone come priorità assoluta il rispetto dei famigerati parametri di Maastricht. Tra rispetto della costituzione e ubbidienza ai parametri dell'eurozona, egli non ha dubbi, deve prevalere questo secondo elemento. 


La verità è che su questa faccenda delle pensioni, non sanno davvero cosa fare, ed alla fine hanno scelto una via dilatoria.
Già ho dedicato un post a questa questione, ed al fatto che politici e stampa non distinguono tra il fatto che le sentenze della consulta sono retroattive, mentre le disposizioni di legge non possono esserlo.
 

Così, nessuna legge potrà intervenire su date che precedono la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, mentre gli effetti della sentenza partono dal momento dell'approvazione della legge Fornero. Non v'è alternativa al pagamento integrale delle trattenute intervenute per effetto dell'applicazione della legge Fornero per il lasso di tempo che intercorre tra i due provvedimenti di legge (la Fornero e quella futura definita dal parlamento). Qualunque ricorso alla giustizia amministrativa, dovrà dare ragione al pensionato, costringendo il governo a pagare a piè di lista, e quindi si tratta soltanto di ritardare il più possibile questo pagamento. 

Nella stessa giornata, Renzi ha fatto la sparata sul sindacato unico. Ora, io mi chiedo cosa c'entra il govenro col sindacato, che tipo di competenza istituzionale ha un governo su un organismo così delicato per il suo ruolo sociale.
L'unica spiegazione è che Renzi e i suoi ministri pensano di dovere scegliere non soltanto come gestire il paese, non solo di cosa il parlamento si debba occupare ed approvare (visto che ormai in parlamento si discutono solo le proposte governative), non solo deve dettare ai giudici cosa debbano sentenziare, ma vuole pure scegliersi il proprio interlocutore, chi debba rappresentare i lavoratori.


Diciamoci la verità, si tratta di un goverrno golpista che sta già ampiamente fuori dalla costituzione, e credo che Mattarella qualcosa dovrebbe fare, ma di questo parlerò in un'altra occasione.

sabato 23 maggio 2015

COME MI SONO PRESO L'EPITETO DI FASCISTA INCONSAPEVOLE

Capisco che possa suonare alquanto sgradevole, ma sembra proprio che le cose che ho scritto in questo blog nel corso del tempo, trovano poi nello svolgimento dei fatti una conferma. 

L'ultima conferma la trovo in un dibattito che si è andato sviluppando su un blog che ho frequentato, e che non so se seguirò più dopo ciò che ho dovuto leggere in risposta ai miei commenti. 
La conclusione è che davvero l'ideologia liberale ha trionfato in maniera così totale che non viene più neanche percepita. 

Il dibattito ha tratto spunto da un post che intendeva criticare una mozione sui diritti civili di una associazione sovranista come è sovranista l'organizzazione proprietaria del blog. 
Malgrado effettivamente la mozione apparisse anche a me pessima, è il modo e il tono del post che l'autore usa per attaccare quella mozione che ha finito inevitabilmente per allargare l'oggetto della discussione. 
Infatti, nel post l'autore usava l'autorità assunta come dogmatica di alcuni principi liberali, per motivare il suo giudizio così critico. 
Alle mie obiezioni, prima l'autore e poi alcuni commentatori successivamente intervenuti mi hanno aggredito in maniera scomposta anche ignorando il testo letterale del mio commento, arrivando infine in un commento rigorosamente anonimo, a darmi del "fascista incosapevole". 

Capite qual è il problema? Che questi che pure si considerano di sinistra ed anzi perfino marxisti, in realtà sono liberali  essi sì inconsapevoli. Purtroppo, è la pesante eredità del '68 che è stato un trionfo del liberalismo malgrado i simboli marxisti agitati continuamente in quegli anni. Seppure in primo momento una certa tendenza egualitarista aveva un ruolo importante in quelle proteste, presto si è esaurita, emergendo così in maniera evidente la sua natura ideologicamente liberale. 

L'ideologia liberale è stata assorbita così profondamente da non essere più percepita. Lo sbocco inevitabile è a questo punto che, essendo liberali ma credendosi di sinistra e spesso anche marxisti, chi attacca queste loro convinzioni non può che essere fascista.

Potrei dire che seppure ideologicamente liberali, il modo sommario ed incapace anche di confrontarsi non solo con le argomentazioni, ma perfino col testo stesso scritto dall'interlocutore, è quello sì fascista. 

Testo del post e corso del dibattito, inclusi i miei commenti, potete trovare a questo link. Buona lettura!

lunedì 18 maggio 2015

DECRESCITA, UN TERMINE DA BANDIRE IN CAMPO AMBIENTALISTA

L'ambientalismo non è che venga così tanto frequentato sul web.
Tuttavia, quando trovo qualche intervento in senso ambientalista, vedo sempre associata l'idea di decrescita, una specie di riflesso condizonato per cui ambientalismo = decrescita (a volte anche detta "decrescita felice"). 

Ho una notizia, chi si dichiara per politiche decresciste, non può essere ambientalista...

giovedì 14 maggio 2015

PADOAN E' UN GOLPISTA O SOLO UN IGNORANTE? E MATTARELLA FARA' QUALCOSA?

Continuo ad essere fortemente preoccupato per il modo in cui politici e stampa affrontano la questione, su cui sono già intervenuto giorno 11 maggio, della sentenza della Consulta.
Il governo dice di affrontare la questione nello spirito della sentenza che non escludeva possibili tagli, ma richiedeva una motivazione più puntuale e un carattere più equo, differenziando quindi il taglio a seconda dell'importo percepito...

lunedì 11 maggio 2015

NESSUNA LEGGE PUO' ANNULLARE IL RIMBORSO DERIVANTE DALLA SENTENZA DELLA CONSULTA

Non capisco cosa stiano facendo Padoan e compagnia governativa in generale sulla nota vicenda della sentenza della Consulta che ha annullato norme della legge Fornero...

martedì 5 maggio 2015

LA NUOVA LEGGE ELETTORALE E LA LEGGENDA DI RENZI DECISIONISTA

Leggo che Renzi avrebbe fatto approvare una legge elettorale a sua misura, norme che gli possano permettere di rimanere al potere. 
Trovo questo punto di vista un errore molto grave, una incomprensione della fase politica in cui ci troviamo...