venerdì 31 gennaio 2014

A GUARDARE IL DITO DEL GALATEO PARLAMENTARE, SI PERDE DI VISTA LA LUNA DELLA DEMOCRAZIA MORENTE

Nell'annebbiamento delle menti in cui gioca un ruolo fondamentale la gran parte della stampa, si finisce col parlare dell'attualità politica senza minimamente considerare la natura dei provvedimenti proposti o approvati, senza mai entrare nelle discussioni di merito e rimanendo sempre ad occuparsi di fatti di contorno e accessori...

martedì 28 gennaio 2014

MASTRAPASQUA E' L'ENNESIMA VITTIMA DELL'ANTISIONISMO...!

Proprio ieri, in occasione del giorno della memoria, abbiamo dovuto ascoltare l'ennesimo attacco sionista, stavolta scagliato contro l'ospedale israelitico, accusato, forse  a ragione, non sappiamo ancora, di truffe varie ed eventuali. 
Secondo me, spero sarete d'accordo con me, una forma di risarcimento storico agli ebrei è dovuto. Quindi, quando si tratta di roba israelita, a qualsiasi titolo, propongo un salvacondotto, una forma di diritto a delinquere, affinchè la memoria si concretizzi in qualcosa di più concreto, ad esempio appunto nell'evitare le pene previste.

venerdì 24 gennaio 2014

UN BILANCIO E UNA PROPOSTA SUL TEMA ELETTORALE

Questa rappresenta la quinta ed ultima puntata della serie di post dedicato all'argomento delle regole elettorali. Dopo due articoli sugli aspetti politici e due dedicati agli aspetti più tecnici, permettetemi qui di proporre il mio punto di vista che naturalmente non vuole essere una proposta tecnicamente articolata, e di trarre brevi conclusioni sull'argomento.

L'approccio classico alla questione passa attraverso il duplice criterio della rappresentatività e della governabilità. In sostanza, se il proporzionale puro assicura una piena rappresentatività, taluni sostengono che esso, attraverso l'esigenza di creare coalizioni, renda meno stabili le maggioranze a causa di ogni fonte di disaccordo su specifici provvedimenti.
Mentre quindi quella che è passata alla storia come la prima repubblica ha sposato un sistema proporzionale, la seconda repubblica è nata proprio sulla base di un sistema bipolare che avrebbe dovuto garantire una maggiore stabilità degli esecutivi...

giovedì 23 gennaio 2014

PROPOSTA RENZI-BERLUSCONI: SECONDA PARTE

Occupiamoci adesso dell'altro aspetto che era stato oggetto della consulta nella sua ormai famosa sentenza che ha dichiarato incostituzionali parti speifiche ella vecchia legge elettorale, ormai meglio nota conme porcellum. Esso concerne il premio di maggioranza che la corte dichiara incostituzionale in quanto non prevedendo alcuna soglia minima per accedervi, rischia di distorcere troppo l'esito del voto. 
Qui davvero, è venuto fuori il peggiore pasticcio che si potesse fare...

mercoledì 22 gennaio 2014

SENATO E PREFERENZE NELLA PROPOSTA RENZI-BERLUSCONI

Come promesso, affronto il problema degli aspetti tecnico-istituzionali della recente proposta Berlusconi-Renzi in tema di riforme. 
In questo post, mi occuperò del senato e della questione delle preferenze per l'unica camera che rimarrebbe a seguito della riforma, riservando gli aspetti concernenti il premio di maggioranza e quindi la dicotomia proporzionale/maggioritario a un prossimo post.

Cominciamo quindi a parlare del senato.
E proprio osservando cosa dice Renzi e cosa non dicono i giornalisti, che siamo costretti a riflettere sul clima di stupidità in cui siamo immersi...

martedì 21 gennaio 2014

IL PORCELLUM PUNTO DUE, COME CI SIAMO ARRIVATI

Nel precedente post, a proposito della vicenda della riforma elettorale, avevo tracciato delle considerazioni di ordine politico, ripromettendomi di affrontare successivamente gli aspetti più tecnico-istituzionali.
Tuttavia, per come si vanno svolgendo gli eventi, le tattiche politiche presentano aspetti così rilevanti da imporsi in primo piano, anche a causa delle evidente reticenza che la grande stampa mostra a ricostruire le trame che si nascondono dietro i gesti ufficiali...

domenica 19 gennaio 2014

COME LA STRATEGIA DI NAPOLITANO SI AVVANTAGGIA DELL'INCONTRO TRA RENZI E BERLUSCONI

Trovo incomprensibile, al limite dello stravagante, l'interpretazione da parte di tanti giornalisti del quadro politico a seguito del noto incontro tra Renzi e Berlusconi. In sostanza, costoro sostengono che da tutto ciò ne esca vincitore Berlusconi, perchè è potuto rientrare in gioco. 
Ora, se vogliamo introdurre un minimo di razionalità nell'argomento, dovremmo fare un minimo di cronaca degli ultimi mesi di eventi politici...

giovedì 16 gennaio 2014

ADESSO CI TOCCHERA' OCCUPARCI DEL RAZZISMO DELLA LEGA

Salvini non aveva più freccie al suo arco, la lega sempre più sputtanata e sempre meno votata nel suo nord, fuori dal cono di luce mediatico, destinata inesorabimente a un lento affievolirsi ed infine spegnersi nel silenzio. Non restava che inventarsi l'affare Kyenge per tentare di riprendere quota. 
Bossi ha ragione quando afferma che parlar male della Kyenge finisce per rafforzare un ministro obiettivamente modesto ed abbastanza inutile, ma forse non capisce che Salvini usa la Kyenge per darsi visibilità. 
Insomma, un effetto sinergico, la Lega rafforza la Kyenge, e la Kyenge, certo non per propria scelta, rischia di rafforzare la Lega.

Ora, se è fuori di dubbio che la Kyenge risulti protagonista della faccenda suo malgrado, ed in questo senso ne sia oggettivamente vittima, così non si può dire del suo partito e del governo di cui fa parte. Già noto come i giornalisti più schierati da quella parte si affrettino a correre al fianco del ministro inveiendo contro la lega di Salvini, e così gli italiani potranno dimenticare per qualche giorno le questioni politiche vitali che stanno sul tappeto per occuparsi del tasso di razzismo della lega. 

Questo governo è nato con l'unico scopo di prolungare la legislatura e permettere a Napolitano di riformare le istituzioni, Letta o un altro era del tutto irrilevante, come irrilevante continua ad essere il personale contributo del premier ai provvedimenti presi nel periodo del suo premierato. 
Devono avergli detto che gli lasciavano solo la libertà di definire qualche componente secondario del suo governo, ed egli lo ha fatto al peggio possibile, il che purtroppo coincide con l'assecondare il costume prevalente.

Mi chiedo come una persona minimamente ragionevole potesse nominare una ministra solo in omaggio al colore della sua pelle ed un'altra solo in omaggio ai suoi successi sportivi. Quest'ultima si è (fortunatamente) dimessa, l'altra invece invade le prime pagine dei giornali perchè presa artatamente di mira dai leghisti che trovano un modo contorto e molto proficuo di alimentare il razzismo del loro potenziale elettorato e prolungare l'esistenza del loro partito, mentre d'altra parte si è finalmente trovato un motivo che giustifica l'esistenza del governo (non darla vinta ai razzisti).

martedì 14 gennaio 2014

RIFLESSIONI ESTEMPORANEE SULLE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DELLA CONSULTA

La mia prima impressione, basata su ciò che leggo sulle versioni web dei quotidiani, è che la Consulta abbia fatto un gran casino, come già temevo leggendo il dispositivo della sentenza...

sabato 11 gennaio 2014

MA DAVVERO IL BICAMERALISMO VA ELIMINATO?

Su iniziativa personale di Napolitano, già da quasi un anno è stata lanciata un'iniziativa di revisione della costituzione. 
Il primo aspetto da considerare è la procedura che si tenta di utilizzare. 
Esiste un apposito articolo della costituzione che affronta la questione dei procedimenti di revisione, ed è l'articolo 138. Ebbene, nel tentativo di accorciare i tempi, si è deciso di presentare una legge costituzionale il cui contenuto consiste nel prevedere una procedura sui generis, una deroga da quanto esplicitamente precisto dall'articolo 138. 
Da un punto di vista logico, deroghe alla costituzione non dovrebbero essere neanche proponibili, per il semplice motivo che  attraverso la breccia creata dall'eccezione approvata in deroga si può svuotare la costituzione dei suoi contenuti. Ad esempio, si potrebbe benissimo approvare una modifica permanente dello stesso articolo 138, cosa certo lecita, ma se ottenuta tramite una deroga, sarebbe chiaramente paradossale: creo una deroga per fare diventare la deroga la procedura ordinaria. 
Sia chiaro, non dico che questo è ciò che si vuole fare, sono convinto che modifiche all'articolo 138 non facciano parte degli obiettivi dei proponenti, ma dico soltanto che qui vi è una contraddizione logica che dimostra come deroghe alle procedure di revisione costituzionale in linea di diritto non sono prevedibili.
In secondo luogo, così si viene a creare un precedente, e se la deroga permette procedure più celeri, è chiaro che chiunque si sentirà autorizzato ad accedervi.

Nel merito, bisognerebbe capire se tale revisione è necessaria o anche soltanto utile, se insomma la costituzione rivista non rischi di essere peggiore del testo attuale...

mercoledì 8 gennaio 2014

IL PERICOLO IMMINENTE DI DEFLAZIONE: COME EVITARLA


Ho appena letto un articolo che rimette in evidenza il pericolo davvero mortale di andare in deflazione. 
Mentre i tedeschi continuano a dirci di non andare in deficit per paura dell'inflazione, la verità è opposta, che questa dannata inflazione non ne vuole sapere di ripartire in nessun modo. 
Draghi un timido tentativo l'ha fatto, prima immettendo i famosi mille miliardi di dollari prestati alle banche, poi con un ulteriore taglio dei tassi. Il risultato è che oggi abbiamo in europa un tasso medio di inflazione ancora in discesa, sempre più basso. E' evidente che se non si assumeranno provvedimenti adeguati, la deflazione sarà inevitabile, col risultato da una parte di raffreddare ulteriormente la produzione (nessuno compra se non per esigenze immediate, sapendo che domani potrà comprare a prezzi più bassi), e dall'altro di rendere sempre più difficile il rimborso dei debiti. 
Il provvedimento più ovvio che dovrebbe seguire il taglio dei tassi, sarebbe quello di immettere liquidità, stampare insomma moneta, cosa che la BCE è lungi dal fare a causa del veto tedesco. 
Tuttavia, è interessante notare che ove questo è stato tentato, ad esempio negli USA, esso non ha generato inflazione. L'immissione di qualcosa come 1500 miliardi di dollari da parte della FED a partire dall'autunno del 2012, ha avuto un certo effetto di incremento dell'attività produttiva, ma nessuno sul piano dell'inflazione. La mia tesi è che ciò è negativo, perchè ci segnala un accumulo di liquidità da qualche parte, il che implica un potenziale inflattivo pronto a scoppiare improvvisamente in maniera incontrollabile. 
La terapia che propongo in modo abbastanza isolato, è quello di distruggere la montagna di titoli stampati in tutti gli anni zero, e che richiedono ancora oggi la continua stampa di altri titoli anche solo allo scopo di rinnovo da parte di debitori non in grado di onorare i loro debiti.
Vi proporrò ora una metafora per tentare di illustrare il mio punto di vista. 
Immaginiamo che per i motivi più vari, sia stato formato un treno troppo lungo e che porta merci troppo pesanti in rapporto alla potenza della motrice. Supponiamo altresì che non solo il motore non eroga la potenza necessaria, ma che neanche i freni siano adeguati a tale carico. 
Ecco, l'economia mondiale è come questo treno, caricata di una montagna di titoli, e si trova in un tratto in salita. Si tenta con mezzi ausiliari di trazione di farla avanzare, ma il treno reagisce lentamente, avanza millimetricamente, ed anzi rischia di andare indietro. La soluzione di emergenza è mettere una seconda motrice a spingere da dietro il treno, e così in effetti il convoglio si muove, ma guai a smettere di spingere, il treno sia arresta nuovamente. 
Tuttavia, il tratto in salita sta per finire, e il macchinista da dietro non riesce a vedere quando comincia la discesa. Quale vi aspettate che sarà il risultato se questa seconda motrice la si lascia agire indisturbata? Che nel tratto in discesa, il treno prenderà velocità e alla prima curva deraglierà.
La soluzione non sta quindi nell'aggiungere la seconda motrice, ma nello scaricare il più possibile il treno. 
Uscendo di metafora, non rimane ormai che procedere a distruggere questa ricchezza fittizia, questa inutile zavorra, costituita da una montagna di titoli, ed allora sì che il treno potrà riprendere tranquillamente ed in sicurezza la sua corsa.

Seppure mi rendo conto che nessuno vuole vedere distrutti i propri crediti che per tanti sono poi i propri risparmi, è un atteggiamento ottuso rifiutare ciò che è inevitabile. Chi è contrario alla mia terapia avrebbe l'onere di proporre una terapia alternativa, dopo avere escluso le due terapie classiche che ho prima citato e che oggi appaiono inefficaci.

martedì 7 gennaio 2014

PIRANI, UNA NUOVA FIGURA DI GIORNALISTA CENSURATORE

Ancora una volta a proposito della stampa.
Ieri, è uscito su "La Repubblica", uno dei quotidiani più politicamente schierati, tanto che si parla del partito di repubblica, un articolo a firma di Mario Pirani che inveisce contro chi vilipendia Napolitano.

Ora, io capisco che Pirani sia uno dei membri della corte di re Giorgio, ma può un giornalista ergersi a paladino dei censuratori, e può un quotidiano sposare la sua causa senza così confermare che scrivere giornali è un modo diverso di fare i politicanti?..

domenica 5 gennaio 2014

RENZI E LA STAMPA: CHE SQUALLORE!

Su Renzi ho già scritto di recente, e l'atteggiamento così sprezzante verso Fassina mi pare non aggiunga nulla di nuovo sul personaggio. Anche su Fassina, non v'è granchè da dire, i sinistri del PD mi sono sempre sembrati peggio degli altri piddini, nella duplice opzione di fare gli utili idioti, senza apparentemente capire la politica praticata dal partito a cui aderiscono, o di agitare strumentalmente argomenti di sinistra, praticando come e peggio degli altri compagni di partito.
Ne parlo solo per commentare l'atteggiamento dei giornalisti che non hanno perso neanche questa ghiotta occasione per evidenziare che sorta di interpretazione danno al loro mestiere. 
In generale, da quando Renzi, confermando le previsioni della vigilia, ha stravinto le primarie, la stampa comincia a giustificare qualsiasi cosa fa Renzi, anche ciò che logica vorrebbe fosse considerato negativamente. 
Come è possibile che non ho letto uno che sia un singolo giornalista che criticasse la scelta di Renzi di proporre una triplice alternativa su cui discutere per riformare i meccanismi elettorali, tanto per soffermarci su un punto specifico di quelli che sollevavo in un recente post. 
Il fatto che si da' per scontato non è nè la bontà in sè del meccanismo elettorale, nè sulla congruità dell'intervento di Renzi ai fini di una reale facilitazione nel processo di approvazione della nuova legge, ma tutto si concentra sul significato simbolico del gesto, nel dare un segnale agli elettori che lui è uno che le cose le fa davvero. Peccato che non si capisce proprio cosa Renzi abbia fatto, tre titoli per definire le tre distinte ipotesi, e poi null'altro, senza considerare come sia detestabile quest'usanza ormai invalsa in maniera generalizzata, di usare un'espressione in maniera chiaramente impropria, solo perchè un personaggio noto l'ha usata. E' questo il caso dell'ipotesi del sindaco d'Italia che non si capisce che attinenza abbia con la semplice proposizione del doppio turno.  
La mossa di Renzi non indica una via d'uscita certa, non assicura in alcun modo un'accelerazione, permette tuttavia che domani egli possa rivendicare il suo decisionismo a cui una politica stagnante si oppone: è questo che la stampa ritiene di volere dal leader del partito di maggioranza relativa?

Questi giornalisti rieccheggiano pedissequamente gli slogan del potente di turno, e si mettono diligentemente nei suoi panni, giustificando i suoi atti politici solo sulla base del fatto che egli doveva necessariamente fare così per sopravvivere. Ma un giudizio sulla cosa in sè non si dovrebbe dare, non sarebbe questo il dovere primario di un giornalista che aspiri a fare davvero questo mestiere, e non il diversamente politicante? 
Un mio lettore mi faceva pacamente notare come io parli dei giornalisti negli stessi termini usati da Grillo e senza essere del M5S: io mi chiedo tuttavia se sia possibile parlarne in termini meno negativi.

giovedì 2 gennaio 2014

RENZI CONFUSO FINO ALL'ILLOGICITA'

La sparata di Renzi oggi sembra rappresentare un ulteriore stadio nel processo progressivo di degrado della politica sempre più ormai diventata una questione di messaggistica e di immagine mediatica. 
Vi sono infatti tutta una serie di incogruenze di difficile interpretazione...