lunedì 30 settembre 2013

A PROPOSITO DELLA BANCOCRAZIA

Vi segnalo questo link su un blog che ho ritrovato di recente, una delle poche voci che non ha dimenticato la causa della crisi e la bomba che potrebbe essere innescata da un momento all'altro all'economia del mondo intero.
Presto dovrei postare qualcosa come mio contributo personale su questi temi

domenica 29 settembre 2013

LA PARTITA DISPERATA DI BERLUSCONI CHE NAPOLITANO NON AVEVA IMMAGINATO

Ha ben detto Grillo, mi pare incontestabile che il vero sconfitto da quest'esito sia Giorgio Napolitano che aveva intessuto una trama molto abile per garantire che l'Italia si sarebbe adeguata ai dettami della finanza internazionale a qualsiasi costo...

domenica 22 settembre 2013

ALFANO, LETTA E RENZI ALLA RIBALTA

La cronaca politica del fine settimana è stata occupata da Alfano, Letta e Renzi. 
Si tratta di tre dei maggiori protagonbisti della scena politica, tutti e tre relativamente giovani, coloro che ci si aspetta dovbrebbero succedere ai protagonisti di una volta, ormai incamminati verso vecchiaia avanzata...

giovedì 19 settembre 2013

BERLUSCONI, PIU' CHE MAI PATETICO, FA PAURA SOLO AD EPIFANI

C'è solo un vocabolo che si presta bene a definire il video-messaggio di Berlusconi, PATETICO, il tutto, sia le immagini che il testo, non possono che apparire patetici...

martedì 17 settembre 2013

L'AUTENTICO CATASTROFISMO

Voglio condividere con voi una riflessione che riguarda il catastrofismo. 
Comunemente, per catastrofista, s'intende uno come me, che crede che la logica del pensiero dominante ci porterà a scenatri catastrofici che potrebbero perfino distruggere quello che noi definiamo come civiltà. 
Vorrei qui proporre un differente punto di vista, a partire dall'osservazione delle obiezioni che comunemente mi vengono fatte quando propongo cambiamenti molto radicali. 
La questione negli ultimi tempi ha principalmente riguardato il tema della globalizzazione, che quindi utilizzerò come significativo esempio. Malgrado le evidenze che confermano i danni che il processo di globalizzazione in atto sta portando alla gente, io direi all'umanità intera, l'obiezione essenzialmente è del tipo che non è realistico pensare di tornare indietro su questa strada, che la globalizzazione vada governata ma che sia inutile tentare di opporvisi.
Questo argomento del fatto che la storia umana si comporti come una freccia che non può invertire il verso del proprio movimento, non l'ho mai creduto, non capisco perchè mai l'umanità non possa a seguito di motivazioni adeguate, cambiare il corso della storia. Mi pare che proprio lo studio della storia dimostri che al contrario, questa non sarebbe certo la prima volta in cui ciò avviene.
Qui di seguito, riporto una frase che ho scritto nel mio libro a questo proposito: 

La locomotiva che ci porta verso una destinazione ignota ed infida non solo non si è mossa da sola, ma può essere fermata, se nel buio in cui è immerso il convoglio in marcia, magari a tentoni, riusciamo a risalire, vagone per vagone, fino al quadro di comando del motore ed azioniamo le leve giuste.

Ad ogni modo, la questione che qui volevo affrontare riguardava chi è il catastrofista, quello che tenta di spingere la società ad abbandonare la strada pericolissima attuale per evitare scenari catastrofici, cioè quelli come me, oppure non si debba considerare catastrofista chi si arrende all'andazzo generale, ha perso ogni speranza di cambiare la direzione degli eventi, e si rassegna a mettere toppe senza alcuna speranza effettiva che ciò riuscirà ad incidere. 

Mettere in guardia da possibili catastrofi, non è un punto di vista catastrofista, già per il fatto stesso di indicare una possibile via di salvezza,
Cosa in realtà può essere più catastrofista di chi non nutre la speranza di fermare i processi distruttivi, così di fatto arrendendosi a un esito potenzialmente catastrofico?

lunedì 16 settembre 2013

GIULIANO AMATO, OVVERO L'AUTOPERPETUARSI DEI POTENTI

La recente nomina da parte di Napolitano di Giuliano Amato a giudice costituzionale rappresenta l'ennesimo atto di una classe politica che si autoperpetua. ne costituisce sul piano simbolico la definitiva verifica.
Il nostro paese è in modo lampante ostaggio di un gruppo di potenti che si scambiano appoggi e favori alle nostre spalle.
Esiste un ampio circolo esclusivo la cui caratteristica costitutiva sta nel fatto che chi vi entra e riesce a fare come fanno tutti gli altri componenti, non ne uscirà più (tranne che in orizzontale, benedetta natura!).
La prassi comune imposta senza eccezioni di sorta, è che bisogna lavorare per mantenere lo status quo, che nessuno modifichi i rapporti di potere. La migliore garanzia per tale compito, è reclutare le persone dopo averle compromesse. Se sei ricattabile, allora puoi essere dei nostri, perchè ove violassi il codice di autoperpetuazione che ci siamo dati, sappiamo come danneggiarti e renderti così innocuo e vano il processo di rimescolamento del gruppo di potere che tu avessi eventualmente concepito. Come diceva il grande Calvino, in una sociaetà corrotta, nulla è più pericoloso di una persona onesta. 
Come siamo arrivati a questo punto, non sono sempre esistiti gruppi ristretti di persone che detengono gli strumenti del potere?...

giovedì 12 settembre 2013

COSTITUZIONE E DEROGHE

Ricordo a una blogsfera alquanto distratta, che avantieri la camera ha approvato mi pare in prima lettura, una legge costituzionale che permette al processo di revisione costituzionale che si vuole attuare in questa legislatura, di derogare dalle procedure previste dall'articolo 138 della stessa costituzione...

martedì 10 settembre 2013

CADE BERLUSCONI CON TUTTI I FILISTEI

Da mesi, mi lamento dell'attenzione spasmodica che non solo la stretta cerchia dei politicanti, ma l'intero schieramento della stampa, dedica alle vicende giudiziarie di Berlusconi.

Solo ora tuttavia sono finalmente riuscito a chiarirmi la situazione. Il punto è che tutto il sistema di potere e l'intera classe dirigente nella sua accezione più allargata è cresciuto in questi ultimi ventanni all'ombra della figura di Berlusconi. Se Berlusconi decade, inevitabilmente tende ad indebolire se non addirittura a trascinare nella sua caduta non solo la parte avversa riunita attorno al PD ed alla sua oligarchia, ma anche il resto della classe dirigente. L'esempio più evidente è quello del setttore dell'informazione. Intere schiere di giornalisti dedicano l'intera loro opera ad analizzare i comportamenti di Berlusconi. Costoro rischiano fortemente di restare disoccupati senza la presenza politica di berlusconi, quantomeno devono riuscire a riciclarsi...

lunedì 9 settembre 2013

IL CONFRONTO MONDIALE DI TANTE OPPOSTE DEBOLEZZE

Stiamo vivendo dei momenti storici, e neanche ce ne rendiamo conto, con tutta la stampa troppo distratta per leggere gli eventi, impegnata com'è a tempo pieno nelle vicende di Berlusconi...

giovedì 5 settembre 2013

RESOCONTO DELLA CENSURA CHE HO SUBITO SUL BLOG "MAINSTREAM"

Ho scoperto il blog "mainstream" circa un anno fa, e l'ho subito considerato con favore, frequentandolo assiduamente e commentandovi ripetutamente...

mercoledì 4 settembre 2013

MA A CHE MINCHIA SERVE RENZI?

Fa senso sentire Bersani che rinfaccia a Renzi il vuoto della sua proposta politica, come se al contrario egli l'avesse avanzata questa proposta politica chiara ed articolata. 
La verità è che il PD è costitutivamente il partito del luogo comune. Tutti i luoghi comuni della politica contemporanea trovano accoglienza nel PD, ne costituiscono lo stesso motivo fondante. Si potrebbe quindi concludere che la lotta politica interna al PD consista proprio nel mostrarsi come il portatore più autentico e coerente dei luoghi comuni della nostra società. Renzi ha così tante possibilità di vincere lo scontro proprio perchè quelle vuote frasi che pronuncia costituiscono la realizzazione migliore, quasi perfetta, dei meriti di non dire nulla di sostanziale, abbandonandosi ai luoghi comuni. Io lo vedrei bene Renzi che nel mezzo di un comizio dicesse che non esistono più le mezze stagioni e cose di questo genere. Ironizzo, ma se vi fermate ad analizzare per bene i suoi discorsi, vedrete che le cose che dice sono l'essenza stessa dei luoghi comuni di questa società, non si parlerà delle stagioni perchè siamo in un ambito di politica, ma il livello delle affermazioni quello è.
Il dichiarato obiettivo politico di D'Alema di fare dell'Italia un paese normale (normale, capite, cioè corrispondete a una norma che, visto che viene taciuta, si identifica col pensare comune), il "ma anche" dell'amerikano Veltroni mi sembrano assolutamente omogenei al vuoto di Renzi e di Letta, anch'egli un maestro a coprire con una pretesa capacità decisionale la politica sostanzialmente dilatoria del suo governo...

martedì 3 settembre 2013

ANCORA SULLA SIRIA E SUGLI USA

La situazione nel mondo arabo è confusa, ma una cosa si può affermare con certezza, si tratta di una situazione impossibile almeno nel breve periodo da normalizzare. Caracciolo di Limes, con un'immagine efficace che condivido, dice che il genio è con le rivolte della primavera araba uscito dalla bottiglia e nessuno sa come rimetterlo dentro...