giovedì 12 dicembre 2013

QUESTI FORCONI FASCISTI O RIVOLUZIONARI

Sui forconi, si misura il pressapochismo dell'intellighenzia italiana. 
Su versanti opposti, non si sono fatti mancare nulla. 
Da una parte, si vedono trotte di fascisti usciti da non si sa dove. E' costume di chi vuole ordine disciplina invocare sempre il mai cessato pericolo fascista. 
Mettetevi d'accordo almeno con voi stessi, dico. 
Prima Berlusconi costituiva il macigno della politica italiana, colui che bloccava tutto sulle proprie vicende personali. Ora scopriamo che il suo elettorato è parafascista, e quindi c'è il pericolo che, tolto di mezzo berlusconi, questi ritornino fascisti tout court. Allora, la presenza di berlusconi in politica era provvidenziale: è bastato toglierlo dal parlamento e già frotte di fascisti spuntati dal nulla mettono a repentaglio la legalità repubblicana. Magari, ci potremmo prima mettere d'accordo su cosa sia la legalità repubblican. Io pensavo fosse incarnata nella costituzione, ma devo constatare che invece essa è ormai un ferro vecchio, e quindi, non sarà che pretendono che legalità sia la figura stessa di Napolitano, che tutto ciò che egli fa costituisce intrinsecamente l'ordine repubblicano per tantonomasia? 
Beh, mi pare che sarà dura, qualcuno addirittura si è spinto a dire che il nostro presidente è golpista, ipotesi troppo opposte per essere conciliabili. 

Dalla parte opposta, abbiamo coloro che salutano questi giorni come quelli dell'insurrezione, di un a passo decisivo verso un ordine più giusto. Scusatemi, ma dove vedete questi passi in avanti? Basta scendere in piazza, senza uno straccio di programma, senza uno straccio di piano, senza un gruppo dirigente già pronto a sostituire quello che si vuole cacciare?

Possibile che non si capisca che anche una semplice rivolta richiede questi elementi, sennò diventa immediatamente folkrore, uno dei tanti spettacoli sulla scena mediatica? 
No, non sono nè preoccupato, nè entusiasta, mi dispiace, preferisco i giudizi ponderati.

3 commenti:

  1. Almeno dalle mie parti i fascisti usciti allo scoperto vengono da circoli di Forza Nuova e Casa Pound. Ci sono da sempre, e ogni tanto escono a farsi un giro (basta girare dalle parti di Palazzo Nuovo, Università di Torino), quindi non è dal nulla che arrivano. Loro son sempre stati lì, ma son fascisti veri. Il fascismo strisciante visto consumarsi ai danni di esercenti e cittadinanza torinese è di altra natura. Non c'è bisogno di vestirsi di nero e salutare romanamente per avere atteggiamenti fascisti, e per dirla tutta è vero che in questi venti anni è stata intercettata da forze come An e Lega (non proprio Berlusconi, solo suoi alleati). Ora non ci sono più, e da qualche parte devono andare.
    Nessuno dice che Berlusconi fosse provvidenziale (tranne Libero e il Giornale, forse), e che fosse un macigno per la vita politica italiana è una sacrosanta verità, macigno non ancora rimosso tra l'altro (forse è il caso che si indaghi un po' a fondo su questa vicenda dei forconi, visti i tempi e le finalità della protesta).

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    1. Caro Rouge, non intendevo dire che non ci sono fascisti, ma che non credo che abbiano tutta questa consistenza numerica. Anche se oggi con presidi di poche decine di persone fossero in maggioranza, se la cosa montasse, saranno emarginati, il fascismo è decisamente fuori moda.
      Naturalmente, intendiamoci, la simbologia fascista è decisamente out, ma taluni loro contenuti no, e passano anche dentro il PD, quindi è già troppo tardi per tappare i buchi, il veleno si è già versato e bisogna ripartire daccapo.

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  2. Lorenzo, a cosa ti riferisci quando dici che si parla di rivoluzione senza sapere di cosa si parla?

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