venerdì 28 dicembre 2012

LE CANDIDATURE DI EX-MAGISTRATI


L’affollarsi di candidature di magistrati al nuovo parlamento ha sollevato dubbi sull’opportunità di questi travasi provenienti dall’ordine giudiziario.
Dirò subito che personalmente, non solo ritengo tali candidature del tutto lecite, e del resto nessuno si spinge fino al punto di negarne la liceità, ma ritengo altresì questi travasi per niente inopportuni, semmai ho difficoltà a capirne la desiderabilità, perché mai uno stimato magistrato trovi interessante per sé e per la sua vita futura andare ad unirsi a quel mondo così oggettivamente scadente in moralità ed in capacità che è ormai il mondo parlamentare, e che inoltre vede un’opinione comune ben netta di disprezzo verso l’intero panorama parlamentare.

Vediamo adesso quali siano i tipi di obiezioni... 

mercoledì 26 dicembre 2012

IL PROCEDERE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE NELLE DICHIARAZIONE DEI POLITICANTI

Oggi, vorrei attirare la vostra attenzione su due recenti dichiarazioni politiche...

martedì 25 dicembre 2012

LA LOGICA OCCULTA DELL'APPARENTE ILLOGICA CANDIDATURA DI MONTI ALLA PREMIERSHIP

Infine, in modo più o meno obliquo e fuori dalla prassi, Monti ha deciso di porre la propria candidatura a premier. 
La cosa appare a tutta prima sorprendente, sia il PD e il PDL avevano a più riprese fatto chiaramente capire che avrebbero volentieri contribuito con i propri voti ad eleggerlo alla massima carica di Capo dello Stato. Anche se si parla da un po' di tempo per questa carica di un concorrente impegnativo come Prodi, la cosa sembrava tuttavia abbastanza a portata di mano per Monti.
Se a ciò si somma la probabilità molto bassa che lo schieramento di centro che farebbe riferimento a lui possa raggiungere la maggioranza (viene accreditato di circa il 15% al massimo), tutto ciò porterebbe a credere che Monti sia uscito di senno. 
Vi vorrei però fare riflettere su due circostanze che non hanno ricevuto molta attenzione da parte degli osservatori, un'attenzione che invece a mio parere avrebbero meritato...

domenica 23 dicembre 2012

PERCHE' QUESTO BLOG SI RICONOSCE IMPEGNATO A SOSTENERE IL NUOVO POLO ELETTORALE D'OPPOSIZIONE AL LIBERISMO

Nella sua apparente caoticità, la situazione politica in vista delle elezioni è infine abbastanza chiara.
Prima considerazione, la politica oggi è innazitutto economia, e per una parte piccola ma significativa diritti civili. Di altro, v'è ben poco, le forze più rilevanti che operano nella politica praticata sono i soliti grandi capitali e movimenti di minoranze ben organizzate che in maniera scientifica propongono i loro temi che trovano buona accoglienza in una opinione pubblica profondamente intrisa di liberalismo.
Una corrente importante di opinione abitualmente indicata come giustizialismo tenta di inserire temi di natura etica in politica, ed in questo tentativo trova un forte contrasto con le opinioni più coerentemente liberali, ma essa riesce comunque ad esistere e ad avere anche una sua rappresentanza politica.
L'elemento determinante rimane in ogni caso l'economia, ed è facendo riferimento ad essa che è possibile dare una prima descrizione adeguatamente semplificata degli schieramenti politici esistenti...

sabato 22 dicembre 2012

COMMENTI AL PRECEDENTE POST

Un breve post per rispondere ad Ornella e Daniele, a cui tengo a ricambiare gli auguri, visto che non riesco ad inserire commenti.
Ad Ornella volevo anche dire che il problema non sta certo nel fatto che i giornalisti abbiano opinioni, ma che operino organicamente come politicanti mascherati, costituendo collegamenti con gruppi organizzati. Per questo, citavio il caso emeblematico dei giornali-partito.

mercoledì 19 dicembre 2012

LA NUOVA FIGURA DEI GIORNALISTI POLITICANTI



Il fatto è che il palcoscenico mediatico è quello, unico ed esclusivo. Magari gli osservatori lo vedranno dal loro specifico punto di vista, chi dal palco che quanto è più prossimo, tanto più ne deforma l’aspetto, chi dalla platea, ed anche lì c’è chi sarà più prossimo, chi magari siede in fondo. Ci sarà chi siede lì in alto in tribuna, e poverino vedrà gli attori dovendosi concentrare sul capo, sulle capigliature più o meno folte, più o meno colorate. In ogni caso, malgrado la soggettività della posizione che ogni singolo osservatore si trova ad avere, il palcoscenico è lo stesso per tutti, su questo non vi sono dubbi.

Ora, è vero che questo palcoscenico è stato sottoposto ad accurati lavori di ampliamento, che si tratta di un teatro che non chiude mai i battenti, ma gli aspiranti a calcare la scena sono in ogni caso in numero eccessivo, non v’è palco abbastanza ampio da potere ospitare tutti gli aspiranti, neanche una frazione significativa di questi. Perché meravigliarsi allora se costoro si inventeranno le cose più improbabili, più inverosimili, perfino più volgari e senza costrutto al fine esclusivo di attirare su di sé l’attenzione degli spettatori, e cioè di tutti noi? Questo esibizionismo sfrenato e generalizzato è in fondo la fonte dei nostri guai. Non è che i nostri antenati fossero meno esibizionisti di noi, non v’è motivo alcuno per crederlo, ma a quei tempi i teatri erano tanti e separati tra loro, non esisteva ancora questo teatro immenso e privilegiato dove potenzialmente tutti gi uomini possano accedere. Ciò, questa conseguenza tra le altre dello sviluppo tecnologico, ha obbligato i protagonisti ad una competizione sfrenata ed incessante...

martedì 18 dicembre 2012

SATIRA E POLITICA, UN RAPPORTO SEMPRE PIU' A RISCHIO


La questione non può più essere elusa, prima la polemica tra Di Pietro e Crozza, poi l’insulto diretto ed esplicito della Littizzetto verso Berlusconi, poi ieri Benigni ed il suo solito siparietto diviso tra ilarità e parte seriosa e pretenziosetta sulla costituzione.

Insomma, oggi non è più possibile lasciare fuori dalla scena della politica neanche il settore della satira.

Qui, il punto non sta tanto nel chi viene messo alla berlina, ma nello stato comatoso della politica praticata in cui ci troviamo, il problema è quello opposto, si pone su coloro che vengono tenuti fuori dalla satira oppure nel modo stesso in cui vengono tratteggiati...

lunedì 17 dicembre 2012

BISOGNA RASSEGNARSI, L'ITALIA E' PIU' AVANTI


L’ho già detto in altre occasioni, ma voglio ribadirlo oggi, in questa specifica fase politica, noi Italiani siamo avanti rispetto alle altre democrazie parlamentari.
Intendiamoci, avanti lo dico in senso puramente cronologico, il che non implica, come dovrebbe pure essere ovvio, che siamo combinati meglio degli altri, questo certamente no. E’ interessante questa stessa esigenza di specificarlo, perché l’ideologia in cui siamo immersi è quella del progresso ininterrotto, come se i futuro debba necessariamente riservarci un miglioramento, mentre questo con tutta evidenza non è.

Noi Berlusconi ce l’abbiamo tra le scatole da ben diciannove anni, fenomeni analoghi si sono presentati sulla scena europea solo molto più di recente...

venerdì 14 dicembre 2012

L'ESTREMO EGUALITARISMO DEL TERRORE


Vedendo la follia che sembra imperversare nel mondo ed in particolare ai vertici del potere mondiale, è lecito chiedersi se ci sia una logica in tutto questo, se dietro questa apparente follia negli atti che gli stati compiono al loro interno e tra di loro ci sia una spiegazione che ci consenta di leggerli in una maniera che non offenda la nostra capacità di giudizio...

martedì 11 dicembre 2012

LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE OGGI


Se ancora c’è qualcuno che ha a cuore la difesa della nostra costituzione, questo è il momento di farsi sentire, visto che il processo di lenta erosione delle garanzie costituzionali ormai in atto da tempo, ha nell’ultimo anno subito una decisa accelerazione.
Oggi, abbiamo davanti un mercato delle vacche che riguarda l’elezione alle più alte cariche istituzionali, in particolare quella a Presidente della Repubblica, visto che come noto il mandato di Napolitano è in scadenza nei primi mesi del prossimo anno.
Non solo Bersani ed Alfano in maniera abbastanza esplicita offrono a Monti l’appoggio dei loro partiti alla sua elezione al Quirinale, purchè si tolga di torno nelle prossime elezioni, ma perfino il momento dell’elezione sembra sia utilizzata strumentalmente. Il fatto è che queste due scadenze vengono a maturazione contemporaneamente. In verità, le dimissioni annunciate di Monti dalla carica di premier a seguito delle ultime decisioni (almeno per ora, con questo partito non si sa mai…) del PDL, causando un’anticipazione delle date in cui si terranno le prossime elezioni legislative, avrebbe collocato con certezza l’elezione del capo dello stato in un momento successivo, così che la competenza a designarlo sarebbe affidata al prossimo parlamento.
Preoccupa tuttavia l’intenzione che viene attribuita a Napolitano di anticipare questa scadenza a seguito delle proprie dimissioni. Dimettersi ad appena uno o due mesi dalal scadenza del proprio mandato, non può che assumere il significato di un mezzuccio tecnico per ottenere due condizioni, l’una quella di evitare al M5S che sicuramente sarà rappresentato nel prossimo parlamento, di partecipare a tale elezione, l’altra quella di favorire il processo di scambio di cui dicevo prima, la poltrona di capo dello stato in cambio del mancato coinvolgimento anche indiretto nella prossima campagna elettorale tramite l’anticipazione dle momento del ricevere per Monti.
Ricordo per i più distratti che Napolitano ha nominato Monti senatore a vita alcuni giorni prima di conferirgli il mandato di premier, il che sembrerebbe implicare che Monti ci tiene a ricevere ciò che gli viene promesso prima di dare ciò che gli viene richiesto, della serie “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”. Così egli  si metterebbe da parte rispetto alla competizione elettorale solo dopo essere stato eletto dall’attuale parlamento capo dello stato.
Tutto questo, non so a voi, ma a me appare disgustoso, mostrando ancora una volta come perfino le norma costituzionali possano essere aggirate ai fini di un proprio disegno di potere quando manca l’etica costituzionale, la condivisione reale di una serie di valori che la costituzione è chiamata a garantire.
Aggiungerò che sono piuttosto scettico sul fatto che questo mio appello verrà accolto e condiviso in quanto fiuto un’atmosfera davvero brutta proprio in quella parte dello schieramento politico che ruota attorno al PD, una parte significativa dei miei lettori abituali, già in clima elettorale e in una posizione difensiva, quella che porta a chiudere uno o entrambi gli occhi per perseguire ciò che viene considerato il fine prevalente, in questo caso il successo elettorale.
Tuttavia insisto perché ritengo che la difesa della costituzione non debba conoscere pause, non possa mai essere messa da parte, e che mi ha fatto aspramente criticare il modo miope con cui il PD ha motivato la sua decisione di appoggiare il governo Monti.
Attendo adesioni, grazie.

lunedì 10 dicembre 2012

I MOLTI FALLIMENTI ED I MOLTI FALLITI DELLA POLITICA

Puntuali come la morte, stamane i mercati finanziari hanno fatto risalire lo spread dei titoli italiani rispetto a quelli tedeschi, facendo nel contempo crollare l’indice della borsa di Milano...

sabato 8 dicembre 2012

LUNGA VITA A BERLUSCONI DA PARTE DEL COSIDDETTO SENSO DI RESPONSABILITA' DEL PD

Proprio vero, Berlusconi è semplicemente l’effetto di una cattiva politica.

Riassumiamo brevemente la situazione. A seguito di una procedura che sfiora l’incostituzionalità, Napolitano fa insediare il governo Monti. In nome dell’emergenza sui mercati finanziari, la gran parte delle forze politiche rappresentate in parlamento accetta di appoggiare tale governo.
La crisi tuttavia va avanti, tasse crescenti e provvedimenti che prolungano l’età lavorativa deprimono l’attività economica riducendo sia i margini di competitività delle imprese, che soprattutto l’occupazione. L’effetto netto è che il debito statale continua a crescere, il deficit migliora solo marginalmente, e naturalmente il reddito nelle mani delle famiglie risulta pesantemente decurtato...

mercoledì 5 dicembre 2012

L'INSIPIENZA DEI TEDESCHI PRO-MERKEL

Vorrei segnalarvi un recente articolo dell’economista Emiliano Brancaccio che mi pare non si lasci fuorviare da una tendenza che oggi appare molto forte negli ambienti di opposizione al montismo ed all’area politica che l’ha supportato con i propri voti in parlamento...

martedì 4 dicembre 2012

RACCONTABALLE, UNA PROFESSIONE DI GRANDE SUCCESSO

E’ solo di pochi giorni fa la dichiarazione di Mario Draghi, presidente della BCE, che pretendeva che dovesse finire il tempo delle favole. Mi chiedo allora, caro Draghi, perché lei per primo si impegni così tanto a sparare le balle più grosse che puoi, come sia possibile nello stesso tempo criticare altri perché raccontano balle, e contribuire in maniera così decisiva al gruppo di eurocrati (e non solo tali, perché le frottole le raccontano benissimo anche gli americani, tanto per fare un esempio significativo), che hanno deciso di barare in maniera così plateale e così coordinata per convincere la gente comune che il problema derivi dal debito pubblico. Vede, Draghi, invece di fare affermazioni senza argomentarle, basterebbe che lei spiegasse perché le banche europee a partire da un anno fa hanno ricevuto dalla BCE la spropositata somma di mille miliardi di euro. Insomma, se il problema è del debito pubblico, che senso può avere che la BCE non trovi cento miliardi da prestare alla Grecia, ma ne trovi dieci volte tanto per salvare delle istituzioni del tutto private? Lei, vede, mente sapendo di mentire, i disavanzi statali sono sempre esistiti e sono del tutto fisiologici, fanno parte dei privilegi della sovranità (e sennò perché lo stato ha facoltà di stampare moneta, tranne che nell’eurozona, ovviamente?). Se ha senso un potere politico, questo non può soccombere a criteri economici stabiliti una volta per tutte, in quanto così è l’economia ad assumere il ruolo più importante (vedi in proposito la vergognosa vicenda del fiscal compact)...

lunedì 3 dicembre 2012

IL RITORNO DEGLI ZOMBI

La parentesi Renzi si è chiusa, apparentemente senza che il gruppo dirigente del PD abbia appreso nessuna lezione dai fatti, Gente come la Bindi e D’Alema dimostrano, anzi ci tengono a dimostrare quanto essi siano immodificabili nelle loro opinioni e nel loro approccio ai fatti. Avevo previsto, ma non era difficile azzeccarci, che avrebbe vinto Bersani, vedremo se c’avrò azzeccato anche nel prevedere una significativa riduzione di consensi nella fase post-primarie. Le ragioni sono molteplici, legate soprattutto al refluire di una certa area di opinione pro-Renzi che come traspare dalle parole di tali dirigenti, va rapidamente mandata via (altro che farsene carico, come diceva giustamente Renzi ieri sera), ma anche del riprendere dell’attività parlamentare con una serie di questioni scottanti ancora da affrontare prima della fine della legislatura. Da oggi in poi, per il PD sarà un lungo logoramento che tenderà a fare evaporare via quel surplus di consensi che venivano fuori dai sondaggi elettorali in concomitanza con le primarie, e davvero quel pirla di maroni che vuole sbrigarsi aa fare tutto a febbraio non ha proprio capito una mazza...

sabato 1 dicembre 2012

CHE FELICITA' METTERSI IN FILA PER LE PRIMARIE!

Proverò qui a guardare alle primarie del PD da un punto di vista più distante, un punto di vista meno influenzato dallo stare all'interno dell'evento, provando anche a fare qualche previsione...